Roma, ‘Season in Review 2014/2015’ – Garcia: “Raggiunto l’obiettivo principale”. Pjanic: “Condizionati da Roma-Bayern Monaco”. Nainggolan: “Nel ritorno abbiamo voluto strafare”. Totti: “Game over? Gli ha fatto male”

lazio-roma-esultanza-totti-maglia

RomaTV ha trasmesso la ‘Season in Review 2014/2015‘, con tutti i contributi relativi alla stagione scorsa dei giallorossi:

Rudi Garcia: “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo principale, qualificarci in Champions. Siamo stati bravi a finire secondi, è stata una fase di crescita. Abbiamo preso esperienza per il girone di Champions League, fantasticamente difficile. Dobbiamo fare esperienza e prendere punti per salire in terza o seconda urna, per evitare un gruppo di ferro come quello che abbiamo avuto. E anche così a 30 minuti dalla fine del girone eravamo qualificati, vuol dire che la squadra ha dato il massimo. La crisi? Voglio sottolineare l’unità di questo gruppo e la bravura di questo gruppo, che è stato 34-35 volte secondo e 2-3 giornate terzo. E quando è andato terzo è stato bravo a fare il nuovo sorpasso e tornare al nostro posto. Una prova dell’unità della Roma. Florenzi? È un simbolo, uno dei simboli di questa squadra. È cresciuto, ha preso maturità, l’ho visto nella preparazione del derby. Come gli ho detto ha giocato tre derby fino alla fine con me, ogni volta l’ho fatto uscire perché era troppo nervoso, quest’anno l’ho visto più sicuro di sé, tranquillo in settimana. Ho scherzato con lui, ha fatto una grande partita. Non solo di sacrificio ma anche molto intelligente, ha dato equilibrio e ha spinto quando era possibile vincere. È simbolo di un giocatore che dà tanto per la maglia. Ho fatto rivedere il derby di ritorno con la camera dall’alto, abbiamo avuto brividi ma riso tanto nel rivedere alcuni comportamenti e la gioia per il gol di Mapou“.

Mapou Yanga-Mbiwa:Credo che la lezione da ricordare sia che una squadra deve rimanere compatta nei momenti difficili. L’inizio stagione? Il momento forte, la prima partita della stagione, ha rivelato l’intento della squadra, dell’allenatore e del club. Roma-Bayern? Tante storie intorno a quella partita, ci hanno messo in cima e ci siamo scordati di giocare a calcio e di essere concentrati. Se lo fossimo rimasti maggiormente, avremmo fatto meglio. Contro la Juventus abbiamo giocato bene, lottato come si deve, ce l’abbiamo messa tutta. Ma così va il calcio, l’abbiamo accettato e abbiamo perso. Poi ci siamo rimessi in sella e ripartiti. Poi c’è stata la sosta e abbiamo perso giocatori, questo ci ha fatto male. La doppietta di Totti nel derby? Come se quella partita fosse stata fatta per lui, ha preso le sue responsabilità, come i grandi giocatori, in modo magnifico. Abbiami preparato bene la partita di ritorno con la Lazio, eravamo rilassati. Conoscevamo la posta in gioco e l’avversario, il nostro peggior nemico. Eravamo pronti, un’ora prima dell’inizio abbiamo capito che era giunto il momento e nel riscaldamento lo eravamo tutti. Chi era in panchina ci incoraggiava, eravamo pronti a vincere. All’andata eravamo nervosi, al ritorno è stato tutto diverso, anche perché giocavamo fuori casa, questo ha sollevato il gruppo. Sin dal primo quarto d’ora abbiamo visto come andava, era difficile, ci attaccavano, non ci lasciavano il tempo di giocare il nostro calcio. Poi abbiamo dovuto attaccare e siamo andati in vantaggio con Iturbe. Loro poi non avevano più nulla da perdere e hanno pareggiato, ma siamo rimasti concentrati, conoscevamo la posta in gioco e abbiamo segnato il gol che ha liberato la Roma. Mi fa molto piacere pensare a quella partita. Abbiamo lavorato molto sui calci da fermo, il calcio di punizione di Miralem è stato una fortuna per me. Ho prolungato la traiettoria della palla, ho compiuto bene il gesto di incrociare la testa e prolungare per un compagno sul secondo palo, ma ne è uscito un tiro e il portiere non ha potuto far nulla. Rifarlo sarebbe complicato. Sentivamo una liberazione con quel secondo gol, non poteva più succederci nulla, abbiamo continuato a lottare per difendere quel punteggio“.

Alessandro Florenzi:Nonostante vari fattori siamo riusciti a restare uniti e a riportare un secondo posto che era l’unico obiettivo possibile. Il gol col Genoa? Bellissimo“.

Frederic Bompard: “Siamo stati secondi per 64-70 giornate, quante partite in casa abbiamo perso? Una sola, contro la Sampdoria. Fa parte della normalità, tenendo conto della durata di un campionato. La gente ricorderà che siamo finiti secondi, il resto non conta. Abbiamo avuto gli infortuni di Strootman, Castan e Balzaretti, sono tre occasioni perse, giocatori che non abbiamo avuto a disposizioni. Roma-Bayern? Se n’è scritto tanto, parlato tanto. A torto, secondo me, perché in quel momento il Bayern era la squadra più forte del mondo, il 7-1 non conta minimamente. La crisi? Ci siamo fatti eliminare in Europa League in casa dalla Fiorentina, e la Fiorentina è stata la bestia nera della Roma nelle Coppe. Credo sia stato il punto più basso della stagione, ma dobbiamo ricordare che il pane quotidiano è il campionato. Totti? GIocatore sorprendente, nulla di nuovo. Se prendiamo il derby con la Lazio, in cui no neravamo al massimo, siamo riusciti a rientrare in partita con due suoi gol. Il ricordo della stagione in termini di individualità sarebbe quello. Il gol più bello? Il secondo di Francesco contro la Lazio. Anche il gol di Florenzi in campionato contro il Genoa, la grande cavalcata. Il derby di ritorno? La partita più importante della stagione, anche fuori casa. Pur non avendo fatto un grande calcio ci siamo adattati e contrastato le loro forze. Faccio un certo mestiere per vivere le emozioni vissute in quella partita, siamo stati in cerca di emozioni per tutta la stagione. È stato magico, tutte le emozioni non vissute in quella stagione le abbiamo vissute in una partita. Cosa volere di più?“.

Morgan De Sanctis: “Ero molto curioso e fiducioso di ripartire come avevamo finito, prima della fine del campionato avevo dovuto ricorrere a un’operazione per mettere a posto il gomito. Tanti sacrifici per ripresentarsi nelle migliori condizioni. C’è stata anche una componente di sfortuna, situazioni difficili da prevedere. Roma-Napoli? Considerando l’obiettivo del secondo posto e aver tagliato fuori le due rivali, la prestazione contro il Napoli e la parata su Gabbiadini è stata lo spartiacque“.

Francesco Totti: “La stagione era partita molto bene, pensavamo di fare un grandissimo campionato e una grandissima Champions, con obiettivi importanti e ben precisi. Juventus-Roma? Stavamo bene, eravamo quasi a pari punti. Poi è successo quello che è successo, purtroppo. È cambiato tutto il girone di ritorno. Dopo gennaio-febbraio c’è stato un calo e non siamo riusciti a stare dietro a queste grandi squadre. Il derby di andata? Grazie ai compagni e al carattere siamo riusciti a pareggiarla e quasi a vincerla. Il ritorno? La Grande Belllezza era tutto il contesto, lo stadio, per com’era andata la partita. Game Over? Gli ha fatto male… quando leggi game over vuol dire che è finito tutto”.

Miralem Pjanic: “Roma-Bayern Monaco? C’era tanta euforia, poi è successo quello e anche a noi ha dato un piccolo colpo. Il Bayern era abituato a certe partite, per l’anno prossimo certe partite le dobbiamo gestire meglio, abbiamo imparato. In quella partita è andato tutto male, siamo stati condizionati ma poi ci siamo ripresi. Il gol al Napoli? Mi ha reso felice, è uscita la rabbia. Abbiamo vinto 1-0 con un avversario forte. È una gioia che capivo solo io, si può interpretare in vari modi, vedevo quello che si scriveva, era tutto falso quello che si diceva, non sapevano ciò che stavo passando per essere sempre in campo, poi è vero che alla fine non ho reso quello che posso. Posso molto di più, avevo problemi fisici che non me lo permettevano. Quando ho fatto questo gol ero arrabbiato con i giornalisti, quando le cose vanno male si scrive di tutto e mi dà fastidio. Florenzi ha giocato in diversi ruoli e ha sempre fatto il suo. La punizione nel derby? Forse ho rubato qualche metro, ma Mapou ha fatto tutto. La rabbia del mister a fine partita era la rabbia che avevamo, abbiamo ottenuto il secondo posto, era quello che la squadra aveva dentro, ci siamo sfogati“.

Radja Nainggolan: “La crisi? Non riuscivamo più a vincere, tanti pareggi di fila. Speravamo di vincerne una e di pensare di essere ripartiti, ma alla fine non arrivava la vittoria. Se ti senti obbligato a vincere vuoi strafare, il gol non arriva e sbagli. Anche questo è stato un errore di gruppo che bisogna migliorare. Florenzi è un giocatore che anche se non fa una partita buona viene sempre notato, dà sempre il massimo. Mi rivedo nel fatto di combattere e non mollare mai, poi c’è il lavoro sporco e quello qualitativo. Se non c’è il secondo, è importante avere quello combattivo. Il gol col Genoa? Dimostra che è un grande giocatore, ci vuole carattere“.

Juan Manuel Iturbe: “Il gol nel derby? Volevo spaccare tutto, non era facile ma è arrivato nel momento giusto“.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti