Sconto a Higuain: con la Roma ci sarà

irrati higuain

La Gazzetta dello Sport (V.Piccioni) – Tornerà presto a Roma, Gonzalo Higuain. Precisamente fra nove giorni. La Roma dello stadio Olimpico, la Roma di Roma-Napoli. Distante una decina di minuti di auto, traffico permettendo, da quella frequentata ieri, via Campania, zona via Veneto, sede della Corte Sportiva d’Appello della Federcalcio. Dove i giudici hanno ascoltato le sue ragioni, decidendo di cancellare una delle quattro giornate di squalifica decise dal giudice sportivo, una riduzione della sanzione piccola ma dal peso specifico importante: il pipita potrà sfidare Perotti ed El Sharaawi il 25 aprile in una partita che varrà un bel po’ del diritto di andare in Champions dalla porta della qualificazione diretta e non dalla finestra dei preliminari. Higuain salterà invece l’Inter stasera e il Bologna martedì.

NAPOLI ARRABBIATO – Il Napoli, comunque, la prende male. E in un comunicato scrive: «Prendiamo atto della decisione della Corte Sportiva di Appello, osservando come sia mancato il coraggio di fare davvero chiarezza e restituire, al calciatore e alla Società, Giustizia. Si è persa un’occasione per dare credibilità all’intero sistema. Siamo profondamente delusi». Anche Mattia Grassani, il legale del club, chiude la giornata senza esultare: «Ci aspettavamo qualcosa in più». I due turni di sconto.

SOLO «IRRISPETTOSO» – Grassani è riuscito a convincere i giudici del collegio guidato da Gerardo Mastrandrea che quel «vergognoso» pronunciato dall’argentino al minuto 75 di Udinese-Napoli, non era diretto verso l’arbitro Massimiliano Irrati. In definitiva non si trattava di un «sei vergognoso», ma si riferiva genericamente a un contesto, a una situazione. Così si è passati dall’«ingiurioso» all’«irrispettoso». Niente da fare invece sulla «spinta lieve», parole scritte dallo stesso Irrati nel referto arbitrale: per poter intaccare anche quel pezzo della decisione di Tosel si sarebbe dovuto definire l’episodio senza rilevanza disciplinare. Ma la Corte ha ritenuto che la decisione del giudice sportivo già tenesse conto dell’attenuante, cioè del «lievemente» scritto da Irrati: una spinta brutale avrebbe provocato una squalifica dell’attaccante molto più pesante. Confermata invece l’ammenda di 20mila euro.

UN PO’ DI ROMA – La delegazione del Napoli è arrivata al palazzo della giustizia sportiva del calcio qualche minuto prima di mezzogiorno. Non c’erano tifosi napoletani ad aspettare la sentenza, anzi a un certo punto è comparsa nella folla una donna con la tuta della Roma, probabilmente capitata per caso e incuriosita dal gran dispiegamento di telecamere e telefonini. In realtà un po’ di Roma c’era pure dentro il palazzo perché si discuteva del ricorso del club giallorosso (in questo caso la Corte ha sospeso la decisione) contro una multa di 5mila euro per Udinese-Roma.

UNA SOLA ESPULSIONE – Nei 50 minuti della discussione sull’affaire Higuain-Irrati, oltre a Grassani, avevano preso la parola De Laurentiis e alla fine lo stesso Higuain. Mentre non era stata accettata nel dibattimento la documentazione fotografica portata dal Napoli. Il presidente aveva parlato per 10 minuti, il centravanti un po’ meno, battendo in particolare sul suo curriculum: prima di Udinese-Napoli 430 partite e una sola espulsione per somma di ammonizioni, peraltro con la maglia del Real Madrid, contro il Siviglia, il 9 febbraio 2013. «Sono un giocatore che ha sempre rispettato le regole. Quella punizione è ingiusta e pesante». Parole che hanno convinto i giudici solo a metà: niente Bologna ma via libera per sfidare la Roma.

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