Schick e quell’errore, l’incubo giallorosso è la festa bianconera

Leggo.it (B.Saccà) – Poi, nel tempo di recupero, è arrivato Patrik Schick. Era solo. Era solo davanti a Szczesny. Era solo davanti a Szczesny e: ha sbagliato. Già, ha sbagliato. Così l’incubo della Roma è diventato la festa della Juventus. Ai tifosi giallorossi venuti fin qui (a prendere litri di freddo) dev’essere crollato il mondo addosso. I bianconeri hanno vinto con pieno merito, va detto. E nelle mani, e negli occhi, e nei pensieri della Roma è rimasto un mare di rimpianti: più per le occasioni buttate al vento, a pensarci, che non per la manovra offerta, comunque lenta, toccata a poca velocità. L’icona della serata è racchiusa in quell’errore di Schick, è chiaro. Pagato, strapagato 40 milioni di euro, un giocatore di quel valore, a certi livelli, simili errori non può commetterli.

Inutile discuterne. All’Allianz Stadium, in svantaggio, contro una Juventus molto forte, oltre il 90’, non si può e non si deve sbagliare un gol trovandosi liberi davanti al portiere. È logico che ogni responsabilità non si possa gettare su Schick, perché se la Roma è arrivata al 90’ in debito di una rete significa che le colpe bisogna distribuirle a tutta la squadra. Però. Però non è falso immaginare che proprio a riequilibrare (e in certo modo a decidere) sfide del genere servono i campioni.  La Juve ce l’ha, la Roma, forse, chissà.

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