Sanabria e Ljajic: la Roma fa cassa

PR

Il Corriere dello Sport (R.Maida) – Sanabria accelera, Ljajic rallenta. Nell’ascensore di certe trattative, che dipendono dai calciatori più che dai club, la Roma è costretta a osservare e a sperare che arrivi in fretta denaro da reinvestire sui difensori.

SPAGNA – Sabatini ha passato qualche ora a Milano per capire le intenzioni di Ljajic e per definire il trasferimento di Sanabria al Betis Siviglia. Sul secondo fronte siamo in dirittura d’arrivo, tanto è vero che Sanabria è stato esentato dal raduno della squadra ed è rimasto in Spagna. L’affare non è semplicissimo perché coinvolge anche il Barcellona, a cui spetta una percentuale sulla transazione, e perché la Roma vuole tenersi il diritto di ricomprare il calciatore a una cifra stabilita. Sanabria è stato valutato circa 12 milioni. E su questo non dovrebbero esserci problemi.

VIGO – Ljajic invece non ha ancora firmato per il Celta Vigo, nonostante un’offerta da circa 2 milioni netti a stagione e di 10 milioni alla Roma. «La trattativa non è ancora chiusa – ha spiegato ieri in conferenza stampa il ds del Celta, Felipe Miñambresanche se due giorni fa eravamo molto vicini. Speriamo di annunciare il suo acquisto la prossima settimana». Ljajic non è sicuro di accettare perché aspetta le mosse del Milan, dove riabbraccerebbe un vecchio estimatore come Montella, mentre sembra sempre più defilato dalla contesa il Torino, che invece avrà dalla Roma in prestito con diritto di riscatto lo spagnolo Iago Falque, guarda caso nativo di Vigo.

AFFONDI – Una volta incassato il denaro delle cessioni, grazie anche al lavoro di ridimensionamento del monte stipendi, la Roma potrà tornare protagonista sul mercato anche in entrata. Due i ruoli da coprire urgentemente, come ha osservato Spalletti: il terzino destro, che consentirà a Florenzi di partecipare alle rotazioni a centrocampo, e il difensore centrale da affiancare a Manolas nella formazione titolare. A destra il giocatore scelto è l’argentino Zabaleta, che ieri ha cominciato la stagione nel Manchester City ma aspetta ancora la chiamata: andando a scadenza nel 2017, vuole una società che gli offra almeno un triennale. E la Roma l’ha fatto, convincendolo con uno stipendio annuale di 2,5 milioni più i bonus. Manca l’intesa definitiva con il City ma non sono previste sorprese.

VOLATA – Più caotica la situazione tra i difensori centrali. Juan Jesus, assistito da un procuratore molto vicino a Sabatini, sta provando a forzare la mano per essere ceduto alla Roma in prestito. Su di lui si è informato anche Walter Mazzarri per il Watford. L’Inter è pronto a prestarlo, purché nell’accordo venga stabilito l’obbligo di riscatto. Impegno che la Roma vuole assolutamente evitare. Altrimenti, a parità di investimento, prenderebbe Thomas Vermaelen, che secondo i media catalani ha già dato la sua disponibilità al trasferimento alla Roma grazie a una promessa di contratto triennale da 3,5 milioni netti a stagione. In serata ieri si è sparsa la voce di un’offerta allo Zenit per Ezequiel Garay, argentino di passaporto spagnolo, ma non risulta uno stato avanzato della trattativa. Garay piace, come tanti altri difensori bravi, ma ha dei costi che ne sconsigliano l’approccio.

RESTA – A centrocampo per adesso Sabatini non intende aggiungere giocatori all’organico. Ieri Leandro Paredes ha detto che resterà ma la Roma, se riuscisse a piazzarlo proprio allo Zenit, avrebbe più facilità nell’eventuale negoziazione di Garay. Tra i mediani intanto interessa molto il giovane guineano Diawara, come è noto, ma non alle condizioni poste dal Bologna, che chiede 15 milioni compreso il cartellino di Sadiq, ora lontano dalla Roma perché impegnato nella preparazione alle Olimpiadi con la Nigeria.

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