Domani sarà un anno. Il 12 giugno del 2014, infatti, Massimo Ferrero veniva presentato come nuovo proprietario della Sampdoria. Arrivò subito con la sua solita simpatia, anche se gli scettici erano tanti. Invece il presidente ha costruito una squadra battagliera, sotto il segno dell’allenatore Mihajlovic, che ha chiuso il campionato in Europa League. A distanza di 364 giorni dal suo avvento sulla società blucerchiata, Ferrero si è raccontato al Secolo XI. Questo uno stralcio delle sue parole:
“Com’è cambiata la mia vita in quest’anno? Che dovrei girare sempre con la penna, blocchetto e Polaroid, perché tutti mi fermano per una foto con dedica. L’Italia mi ama perché sente che sono uno di loro. Questo se volete chiamatelo cambiamento, per me è divertimento. L’emozione più forte? Io sono un passionale, per me è già una grande emozione quando mi sveglio e vedo il piccolo Rocco, Manuela, Emma… L’emozione più grande è allo stadio, quando parte ‘Lettera da Amsterdam’ e vedo entrare in campo i miei gioielli. O quando negli altri stadi mi cantano ‘c’è solo un presidente’ e cantano pure i tifosi avversari. A livello di batticuore direi la vittoria all’Olimpico contro la Roma. C’era mia figlia Emma incazzata nera, lei è tifosa romanista, avevo un ring tra il cuore e la testa per il mio passato ma alla fine ha vinto il cuore. Due gol alla ‘Magica’ sono tanta roba: mi sono commosso. Poi abbiamo vinto anche con l’Inter, peccato che dopo quelle vittorie ci siamo sgonfiati“.