Sadiq show. Gol, velocità e potenza: la Roma si gode il suo bomber

Corriere dello Sport (R.Maida) – Altro che brutto anatroccolo. Riempito di rimproveri, di correzioni, di prese in giro, il fenicottero Sadiq ha continuato a correre per la sua scia. Dritto per dritto, a testa bassa, dove lo portavano le gambe lunghissime. Ha capito dove stava andando il pallone di Gerson – tra ventenni ci si capisce in campo come in discoteca – ha bruciato tutta la difesa del Psg sulla velocità e dopo aver mirato la porta l’ha centrata in pieno sfruttando il cratere tra le gambe di Areola. A quel punto si è messo le mani sul viso, incredulo di cotanta bellezza. E poi ha baciato il terreno, per ringraziarne le zolle complici. Il risultato è che Sadiq sia il principale realizzatore della Roma d’estate. Non tanto nei numeri ma nella qualità dei gol: con quello allo Slovacko, a Pinzolo, ha deciso la partita; con quello al Psg, assai più gratificante per il prestigio dell’avversario, ha regalato il pareggio a Di Francesco.

PROGRESSO – L’allenatore lo stimola spesso in allenamento per disciplinarlo e tirar fuori da lui il meglio. Sadiq incassa e va. Se capita segna, se capita sbaglia. Ma comunque non passa inosservato: con un arbitro più generoso, a Detroit avrebbe provocato anche il rigore della vittoria grazie a un altro scatto fulminante. «Peccato che alla fine i rigori non ci abbiano premiati – ha detto poi a Roma Tvma credo che la partita sia andata bene: la squadra ha giocato con voglia e grinta. Posso solo essere felice che Di Francesco mi abbia voluto in questa tournée: è un allenatore che mi sta insegnando molto».

DAL FIGLIO AL PADRE – Del resto di lui aveva sentito parlare a lungo, e con affetto, durante la stagione trascorsa in prestito al Bologna, la squadra dove gioca il figlio Federico. Anche Di Francesco senior conosceva questo giovanotto nigeriano da lontano: lo aveva visto sbocciare in un contesto desolante nell’inverno di due anni fa quando Rudi Garcia ne aveva intuito le doti realizzative osservando le partite della Primavera di De Rossi. Un gol contro il Genoa, un altro contro il Chievo, bum bum, valsero una maglia da titolare con il Milan. Solo che poi Garcia è saltato e con Spalletti è diventata dura recuperare un ruolo. In cinque mesi Sadiq giocò solo un minuto a Torino con la Juve.

Per questo ha accettato la decisione della società di mandarlo a Bologna ma l’annata non è stata fortunata a causa dell’incidente avvenuto proprio all’Olimpico contro la Roma, un bel guaio alla caviglia causato dallo scontro con Szczesny. Ora Sadiq è tornato e probabilmente è di passaggio ma intanto ha mandato il suo personale benvenuto a Defrel. «Io devo continuare a impegnarmi giorno per giorno – giura – Per me è già un motivo d’orgoglio potermi allenare al fianco di un campione come Edin che mi dà sempre tanti consigli». E forse adesso gli suggerirà di cambiare aria, senza perdere definitivamente contatto con la Roma, per giocare con continuità. Prima però ci sono due partite americane da onorare. Poi chissà.

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