Sabatini: “E’ stata una bella partita di entrambe le squadre. Bella la reazione della Roma. Spalletti? Si vede la mano di un comandante. Per il futuro c’è sintonia tra me e Pallotta. Ho chiesto la chiusura anticipata del contratto e per ora il presidente sembra aver accettato”

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Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, è stato intervistato durante il post partita di Roma-Inter. Queste le sue parole dopo il pareggio per 1-1:

SABATINI A ROMA  TV

Una partita simile come quella dell’andata…
Mi è sembrata una grande partita da parte di tutte e due le squadre. La Roma ha avuto una reazione potente, virile, convinta. Era difficile recuperare, l’Inter è una squadra solida. Accolgo con molta soddisfazione questo risultato. Sono molto contento.

Come sta cambiando questa squadra?
Spalletti sta facendo una vera rivoluzione culturale. Presta attenzione al suo linguaggio e al linguaggio che dovrebbe essere comune a tutti. Cerca di forgiare un’idea nuova, forte. Non fatta di parole ma da comportamenti. Veramente, questo allenatore sta andando oltre il suo mandato. Il messaggio che sta cercando di far passare è inteso a tutta la comunità sportiva. Sono stupito dalla qualità con cui sta conducendo questa battaglia. Lo fa anche in campo ma il campo si racconta da solo. Si vede la mano di un comandante.

Le parole sul suo futuro?
Ho voluto precisare alcune cose che ho sentito in questi giorni come fattori di transizione e buonuscite. C’è sintonia tra me e Pallotta. Sintonia anche nelle cose che non vanno celebrate. Questo è il mio quinto anno di Roma e ho chiesto al presidente di anticipare la scadenza del contratto e per adesso sembra aver accettato. Non voglio che questo diventi argomento. L’argomento è la squadra. Se dessi possibilità di indugiare su quest’argomento lo capirei ma questo è un non argomento. E’ una cosa che avverrà nei prossimi mesi. Il mio futuro è roseo perché domani sono a Trigoria e ho una squadra forte. Dobbiamo centrare l’obiettivo che ci siamo preposti.

Cosa deve fare Spalletti per rivoluzionare l’ambiente?
La cosa da rimuovere è quella che dice che non si può fare calcio a Roma e a Trigoria e lo può fare solo l’allenatore e il suo staff. Solo così la Roma può diventare competitiva.

Il mercato di gennaio?
Non do un voto. Rispetto a El Shaarawy mi sono confrontato con Spalletti e abbiamo deciso di puntare sul giocatore di due anni fa. Non ci sono voti da dare, i giocatori hanno avuto la fortuna di essere entrati in un ambiente ottimo per lavorare.

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