Walter Sabatini, intervistato da Enrico Varriale su RaiSport1 al Processo del Lunedì:
Lo Scudetto è una parola che esiste?
“Non possiamo cambiare la lingua italiana, lo scudetto è una parola che esiste”.
La Roma è fortunata?
“La Roma è stata moderatamente fortunata. La fortuna è una dote che si deve avere nello sport e nella vita in generale. Sono contento se al successo della Roma si accomuna la parola “fortuna”.
E’ vero che quando lavorava con Lotito guadagnava molto meno, quasi 1/8 di quello che guadagna adesso?
“Guadagnavo meno… ma infatti venivo pagato poco, rispetto a quanto lavoravo”.
Ha dei rimpianti? Se sì, quali?
“Rimpianti ne ho per alcuni calciatori che non sono riuscito a prendere. Non faccio nomi su chi rimpiango maggiormente, ma è normale che qualche rimpianto ci sia”.
Che pensa di Francesco Totti, Daniele De Rossi e del mister Garcia?
“Garcia da sergente a generale, finalmente è stato promosso, rispetto a come era stato accolto. E’ uno splendido allenatore, è un grande psicologo, ma ha anche enormi doti tecniche, il campo parla da solo.
Totti e De Rossi credono in un’idea e sono felici di giocare, si vede la loro anima in campo.
La sconfitta in Coppa Italia è servita ad avere un senso di rivalsa?
“Nel mio caso è già tanto che siamo sopravvissuti. Ma non c’è un senso di rivalsa. C’è voglia di far felici i nostri tifosi, perchè il tifo di Roma lo respiri ovunque e lo meritano”.
Come società avete aperto molto la vostra mentalità, ci possiamo aspettare un senso di apertura anche verso la Lazio?
“La Lazio è la seconda squadra della città”.
Dove pensa che possa arrivare la squadra?
“Io credo nella squadra, nella società e penso che potremmo difendere la nostra posizione”.