Sabatini: “Non andare in Champions sarebbe un fallimento. E’ tutto l’atteggiamento della squadra che non va, ma torneremo sicuramente a vincere. Rinnovo Totti? Deciderà lui. I tifosi devono stare tranquilli e combattere con noi”

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Queste le parole di Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, dopo la sconfitta per 2-1 in casa dell’Inter di Mancini:

SABATINI A SKY

Non andare in Champions sarebbe un fallimento?
Sì ma adesso dobbiamo solo resettarci e calarci in questa mentalità per noi nuova. Siamo stati primi o secondi per 70 partite in due anni e adesso ci ritroviamo giù.

La leggerezza dell’attacco è notevole. Icardi 17 gol, ha segnato più degli attaccanti della Roma…
Non c’è bisogno di citare Kundera. Non è colpa degli attaccanti, è tutto l’atteggiamento della squadra che non va, difesa centrocampo e attacco. La squadra deve rivisitarsi e riprendere a vincere e lo farà sicuramente.

Da cosa si riparte?
Non c’è da ripartire, c’è da andare a Sassuolo mercoledì sperando di avere un po’ più di fortuna. Abbiamo già fatto autocritica nello spogliatoi, sappiamo gli errori che abbiamo commesso e cercheremo di non ripeterli in futuro.

Totti?
La situazione è chiara: ancora ha un anno di contratto. Stiamo aspettando che faccia un’altra preparazione, che ci comunichi la sua volontà, come si sentirà lui. Noi non abbiamo problemi, sarà lui a comunicarci cosa vorrà fare in futuro.

SABATINI ALLA RAI

Ayew arriverà?
Ayew è uno dei tanti calciatori che stiamo monitorando ma è una situazione lontana dal concretizzarsi

Un commento sul match?
Un risultato che poteva concretizzarsi ma lo sviluppo di questa partita non faceva pensare nulla di simile. Non sono preoccupato questa sera perchè la Roma ha fatto una buona partita.

Voto alla stagione della Roma?
Non do un voto ora. A fine stagione lo darò io alla Roma e la Roma a me. Aspettiamo perché abbiamo ancora centrare un obiettivo.

Garcia rimane?
E’ il nostro allenatore e lo stimiamo. Con lui siamo stati sempre secondi, spesso primi e siamo stati terzi una volta. Risolveremo insieme questo momento di difficoltà.

L’anno scorso 72 gol quest’anno 43…
I numeri significano qualcosa ma non sempre spiegano tutto. La squadra è una squadra e non ci sono calciatori singoli che risolvono tutto da solo. L’anno scorso eravamo forti di testa.

SABATINI A ROMA TV

Stagione da incubo?
Non è davvero una stagione da incubo, che ha altre caratteristiche. E’ una stagione difficile, i nostri presupposti sono ventui meno. Ora stiamo lottando per un terzo posto, una situazione nuova che vivremo con la testa e le intenzioni giuste

La Roma si è abbassata troppo dopo il gol
No, la Roma fino a quel momento aveva aggredito con atteggiamento da grande squadra, non consentendo il palleggio all’Inter. Dopo il gol abbiamo continuato a giocare, poi ci siamo abbassati e siamo andati in difficoltà, ma non troppa. Non è questa la partita che ci condanna.

Ma in questo momento contavano più i risultati che le prestazioni.
La prestazione stava costruendo un risultato, poi il calcio va così, abbiamo perso per una giocata ma la partita è stata fatta bene. Capisco il pessimismo ma dobbiamo essere pratici, sappiamo che non dobbiamo perdere la Champions e faremo di tutto per ottenere questo risultato.

Quanto è importante calarsi in questa mentalità di difendere il terzo posto?
Non è che dobbiamo cambiare mentalità, dobbiamo cercare di riconquistare il secondo posto ma per questo dobbiamo forse rimandare tutto all’ultima giornata. Dobbiamo prima pensare al Sassuolo. Ci dobbiamo abituare in fretta a questa dimensione e resettarci, altrimenti sarebbe un disastro.

Senza gettare la croce sugli attaccanti della Roma, però senza centravanti si fatica a vincere. L’Inter in questo ha fatto la differenza…
Un ragazzo che fa il gol al 90’ diventa un’icona, ho già detto in altre circostanze che capisco che siamo stati carenti in attacco per tutta la stagione, ma un reparto non è mai una squadra. L’anno scorso era più facile ma spingeva tutta la squadra, si è visto anche quest’anno ma con meno continuità e qualità.

Sarà importante motivare i ragazzi, ora non bastano solo le vostre forze…
Questa squadra ha principi solidi, sanno perfettamente che dobbiamo ottenere un risultato e conoscono lo stato d’animo dei tifosi. Vorranno riportare a casa l’obiettivo minimo stagionale e credo ci riusciremo.

SABATINI A MEDIASET

Pjanic ha avuto parole forti prima riguardo il gruppo…
Quando queste parole le spende un calciatore noi dirigenti ci sentiamo più tutelati. E’ positivo che ci sia critica da parte dei calciatori. Credo si riferisca al fatto di interpretare l’allenamento con più energia.

Cosa è successo alla squadra?
Questa sera niente, nel lungo medio periodo siamo andati giù di morale, non pensiamo più in maniera positiva E’ un problema generale di tutta la squadra, ma noi siamo fiduciosi e dobbiamo calarci in questa dimensione nuova perché in 70 partite siamo stati sspesso secondi e anche primi. Ora dobbiamo combattere già da mercoledì perché contro il Sassuolo c’è un solo risultato.

Cosa è successo a questa Roma?
Era una squadra che giocava in allegria prima poi alcuni episodi e alcuni risultati ci hanno mandato giù di morale. Poi ci sono le cose tecnico-tattiche di cui discuterà il mister. A volte si fa fatica nel calcio a capire il male che affligge una squadra ma stasera io ho visto giocare la Roma con personalità e con grande capacità quindi sono molto fiducioso sulle ultime sei partite che rimangono.

Sentendo Pjanic forse prima eravate più gruppo…
Questa è una cosa che non ho ascoltato, se l’ha detto gli faccio un applauso perché critica se stesso e i compagni ed è da qui che bisogna ripartire. Questa è una squadra che lavora bene tutti i giorni. Lui forse si riferiva al fatto psicologico, di mettere più rabbia in allenamento.

La pressione dei tifosi ha inciso?
I ragazzi sono ottimi professionisti, ci mancherebbe che non riusciamo a sopportare una pressione. Siamo predisposti tutti a combattere e lottare. Sarebbe il colmo se ci fosse questo nesso.

Le difficoltà dei nuovi hanno influito?
Si ma l’anno scorso eravamo molto più coesi come squadra, difendevamo e attaccavamo come un unico corpo, adesso i reparti si scompongono e non siamo più armonici. Sia l’attacco che la difesa fanno fatica.

Pesa per la classifica questa sconfitta? Cosa vuole dire ai tifosi?
I tifosi li invito a combattere insieme a noi e insieme soprattutto alla squadra, devono stare tranquilli perché noi sappiamo quello che dobbiamo fare e sappiamo anche gli errori. Poi in fondo faremo tutte le riflessioni necessarie per migliorarci.

SABATINI IN ZONA MISTA 

“Il futuro la Roma non se lo gioca, perchè ha una società molto propositiva che vuole fare calcio ai massimi livelli. Non è un risultato che porterebbe la società a cambiare gli obiettivi. Gli obiettivi della proprietà sono quelli di tenere la squadra al massimo della competitività. Da quel punto di vista la Roma non rischia niente, certamente rischia una delusione, perchè non vogliamo e non ci aspettiamo di uscire dalla Champions League”.

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