La Gazzetta dello Sport (F.Ceniti) – Gara più complicata per Rocchi (ritrovava la Roma dopo le polemiche nella sfida con la Juve dell’ottobre 2014) non poteva esserci: tantissimi episodi al limite e un campo (nella ripresa l’impressione è che fosse giusto sospenderla) che «chiamava» le entrate pericolose. Il bilancio sarebbe stato positivo se non fosse per un errore certo e uno probabile. Nel primo tempo si capisce subito la difficoltà del match quando al 10’ è annullato il gol di Mounier per fuorigioco: siamo ai centimetri, ma sembrerebbe giusta la scelta dell’assistente Vuoto perché il giocatore del Bologna potrebbe essere con busto e testa oltre Digne. Al 30’ considerato involontario un tocco col braccio di Diawara: molti dubbi, la palla schizza dopo essere passata in mezzo a diversi giocatori dopo un fallo laterale, ma il movimento del difensore è più che sospetto. Si poteva dare il rigore alla Roma. Ok al 38’ il giallo a Mirante: la sua parata fuori area non nega una chiara occasione alla Roma. Nella ripresa 3 rigori, tutti giusti: braccio larghissimo di Mounier sul cross di Florenzi; sgambetto di Rossettini su Iturbe (sposta lui il pallone) appena dentro l’area (prima c’è una gomitata di Dzeko a Maietta, ma è uno scontro di gioco); Torosidis colpisce Giaccherini. E qui Rocchi sbaglia: manca il 2° giallo, il difensore andava espulso.
