Corriere della Sera – La Roma all’attacco. Zeman cambia i ruoli

Gli uomini dovrebbero essere gli stessi, i ruoli no. Dividendo la Roma per reparti, l’attacco è quello che rispetto alla scorsa stagione cambierà di meno. C’è anzi la concreta possibilità che non cambi per niente, con Totti, Lamela, Bojan, Osvaldo e Borini a giocarsi tutte domeniche il posto nel tridente di Zeman. Gli stessi giocatori che aveva a disposizione Luis Enrique, ma con compiti diversi. Totti, ad esempio, potrebbe tornare alle origini, e cioè esterno a sinistra perché, come gli ha detto un paio di giorni fa lo stesso Zeman, «da centravanti hai preso troppi calci». E se anche dovesse giocare da attaccante centrale, lo farebbe una ventina di metri più vicino alla porta avversaria rispetto a quanto facesse con lo spagnolo. Per scoprire se quella di Zeman è stata una semplice battuta oppure è una possibilità reale, bisognerà aspettare il ritiro di Riscone e le prime uscite ufficiali, dopo che il boemo avrà toccato con mano pregi e difetti dei suoi uomini.

Osvaldo, ad esempio, è un altro che potrebbe essere utilizzato in tutte le posizioni avanzate. Da centravanti potrebbe sfruttare al massimo gli schemi offensivi di Zeman ma l’italo- argentino è forse il più completo tra gli attaccanti giallorossi: ha corsa, fisico e gambe e anche da esterno potrebbe rendere bene. Anche perché Bojan dal punto di vista tattico potrebbe essere il «risarcimento» che Zeman non ha mai avuto per non aver allenato Vincenzo Montella: lo spagnolo per caratteristiche fisiche e tecniche ricorda l’«Aeroplanino», che proprio il boemo scelse prima di essere sostituito da Capello sulla panchina giallorossa nel ’99. In teoria lo spagnolo potrebbe giocare anche esterno, come Insigne nel Pescara, ma le fasce rischiano di essere sovraffollate perché Lamela e Borini – entro il 22 giugno andrà risolta la comproprietà con il Parma – difficilmente troveranno spazio al centro. L’argentino dovrà fare meglio rispetto ai 6 gol (4 in campionato, 2 in Coppa Italia) dello scorsa stagione per dimostrare di valere i quasi 20 milioni investiti. Può essere lui, con un anno di ritardo, il crack di mercato che la Roma aspetta.
Corriere della Sera – Gianluca Piacentini 

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