La sconfitta rocambolesca contro il Bologna ha lasciato il segno, facendo tornare a galla le antiche riflessioni sul condottiero di questa Roma: Zdenek Zeman. “Fa i conti col mal di ribaltone”, gli ricorda la Gazzetta dello Sport: sono 12 le rimonte subite dal boemo con Foggia, Lazio e Roma. Mai però in Serie A come contro il Bologna, con doppio vantaggio casalingo e poi sconfitta. “Zeman a due facce”, titola il Messaggero che rivela la riunione tecnica di ieri della dirigenza romanista, da dove è uscita la consapevolezza che i primi passi falsi sono fisiologici e che l’obiettivo resta comunque il terzo posto. Ma soprattutto si è ribadito che le colpe non sono di Zeman, difeso strenuamente anche da Sabatini in pubblico. “Ora si cambia”, evidenzia il Tempo, che vede nel rientro di De Rossi e di Osvaldo la possibile soluzione per dare più certezze alla squadra.
Dal tecnico ai singoli, quindi, con la caccia al colpevole che in molti hanno individuato in Piris. “Non va”, sentenzia il Corriere dello Sport, che ipotizza un ritorno sul mercato nella finestra di gennaio. Si torna a parlare di Jung e Torosidis. La Gazzetta si chiede se ormai il paraguaiano sia stato bocciato dal tecnico e propone il nome di Nego, mai convocato ma che potrebbe tornare utile in questa fase.
Dalle riflessioni sulla debacle col Bologna al prossimo impegno di Cagliari, dove la Roma non vince dal 1995. I giallorossi ancora non sanno dove si disputerà la partita. Il Tempo evidenzia la notizia che ieri la commissione di vigilanza presieduta dalla prefettura del capoluogo sardo ha dichiarato inagibile l’impianto di Quartu, almeno per quanto riguarda la presenza di spettatori. Già con l’Atalanta, il Cagliari aveva giocato a porte chiuse. Nelle prossime ore si discuterà proprio su questa possibilità, con l’alternativa di disputare la gara a Trieste.
