Il Messaggero – Roma, inizio spettacolo

Zemanlandia trasloca a Chicago. Al Wrigley Field di solito si gioca a baseball. Ma la Roma del tecnico di Praga ha il suo fascino e conquista applausi anche oltreoceano. Perché si accende subito la giostra del gol contro lo Zaglebie Lubin, travolto per 4-0. L’avversario è di spessore zero, con giocatori che sembrano dilettanti, impreparati tatticamente. Conta, però, altro in queste amichevoli estive. Lo spirito, innanzitutto. E la partecipazione. I giallorossi rispondono come chiede il nuovo allenatore. Attaccando compatti e altruisti e cercando di portare in partita gli schemi provati anche sabato pomeriggio sul campo al Uic. Un gran lavoro sui movimenti offensivi.

La Roma, dunque, inizia bene la tournée negli Usa. L’effetto Zeman si fa sentire anche qui, con il quarto successo consecutivo. Si riempie mezzo stadio e all’intervallo, dopo la quarta rete giallorossa di Bojan, si sente forte il coro da dietro la porta di Stekelenburg: Roma-Roma. Sono oltre 22mila spettatori, con seimila bambini ospitati dalla organizzazione dell’evento US Roma Tour 2012. Tifano per i giallorossi, anche se il baseball è come se non uscisse mai dall’impianto. La tv a circuito chiuso trasmette, anche durante la gara, i match dei Chicago Cubs, la formazione di casa.

Buono il debutto di Castan, accanto al giovane Romagnoli, e addirittura migliore quello di Tachtsidis. Nella prima parte la partita è senza storia. Gioca solo la Roma, anche se Hanzel costringe subito alla paratona Stekelenburg, reattivo nel giorno del rientro, e più avanti Pawlosky si mangia un gol grande così calciando alto. Zeman, però, sistema i giallorossi con il baricentro altissimo. Tireranno, in quarantacinque minuti, dieci volte in porta, dimostrandosi precisi, perché in nove casi centrano lo specchio. Il greco, con il nome di battesimo Panagiotis dietro le spalle e con il significato Santissimo, parte da regista e comanda ogni azione. Suo il primo lancio, ripetuto due volte, verso l’area avversaria. Riconquistata palla, il secondo tentativo è quello buono per Bojan che entra in area, chiama all’uscita il portiere Koziol e tocca al centro per Osvaldo che fa centro a porta vuota: 1 a 0 al primo minuto.

Nella formazione di partenza, al posto di Totti, gioca lo spagnolo. Bojan sarà uno dei protagonisti dell’incontro. Per voglia e applicazione. E, cosa che conta più di ogni altra, per i movimenti zemaniani. Il taglio sul lancio di Tachtsidis è perfetto. Dopo il vantaggio colpisce il palo con un bel tiro di sinistro sporcato dal portiere e crea altre occasioni da rete. Lo Zaglebie Lublin, nono nell’ultimo campionato, lascia spazi e chance. Tachtsidis al ventinovesimo segna la rete più bella: cucchiaio da fuori, di sinistro, molto simile a quello di Totti a Peruzzi in un derby di dieci anni fa, Capello sulla panchina giallorossa e Zaccheroni su quella biancoceleste.

La squadra polacca è probabilmente poco attrezzata e anche inesperta, l’allenatore Hapal, da giocatore con il Tenerife, eliminò la Lazio di Zeman. L’ex centrocampista ceco non entrò in quelle due gare, ma il suo connazionale, anche se in amichevole, ha aspettato sedici anni per prendersi la sua rivincita. Ovviamente con una raffica di gol. Al trentottesimo il pallonetto di Lamela, addirittura di destro, su lancio di Pjanic e al minuto quarantatre il gran gol di Bojan, dopo uno slalom che sembra non finire mai.

Nella ripresa entra Totti per Osvaldo. Il capitano fa prima l’esterno e chiude la gara da prima punta, quando esce Bojan spostato al centro ad inizio del secondo tempo al posto dell’argentino. Totti colpisce il palo con un gran diagonale, imitato poi da Vidanov. Il capitano prende la mira: mercoledì a Boston c’è il Liverpool di Aquilani e Borini. A casa e sotto gli occhi dei proprietari statunitensi che ieri non erano a Chicago. 
Il Messaggero – Ugo Trani

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