Roma, Wijnaldum: “Sono felice e so che mi serve tempo”

Corriere dello Sport – La Roma ritrova un campione. Minuto 83 di una partita diventata quasi insignificante: ci fossero stati i tifosi nel settore ospiti, avrebbero accolto con un boato il momento. Gini Wijnaldum lo aveva praticamente anticipato nelle ultime ore attraverso i social, l’attesa era finita. Una meraviglia. Ma adesso che è diventato vero, a 181 giorni dal terribile infortunio in allenamento, Mourinho può allargare un sorriso sollevato. Un pareggio si può sopportare meglio, così.

Ovviamente Wijnaldum non è al meglio e in quei tredici minuti giocati sul campaccio di Lecce è sembrato intimidito dai contrasti. Ma non poteva essere altrimenti, come lui stesso ha osservato nelle interviste post partita: “Mi sento abbastanza bene. Non ancora al top ma sento che la condizione sta migliorando. Purtroppo servirà un po’ di tempo per ritrovare il passo, perché per cinque mesi e mezzo ho lavorato da solo. Non è la stessa cosa quando ti alleni con la squadra, cosa che sto facendo da poco. Piano piano recupererò il mio standard e conoscerò meglio il calcio italiano, che è molto tattico e complicato da comprendere“.

Ci si può emozionare anche per una sostituzione nei minuti finali, al posto di un vecchio rivale di Premier League come Matic: “Sì, sono molto felice. Già quando i medici mi hanno concesso il via libera per riprendere gli allenamenti mi sono sentito rinascere, perché tornavo a fare il calciatore. Ma poter giocare una partita, anche se per poco, è una sensazione bellissima. Ora non mi resta che continuare a lavorare per accelerare i tempi di ripresa. Lo sforzo agonistico è diverso dalle sedute infrasettimanali“.

Con lui la Roma deve aumentare il livello di qualità e velocità a centrocampo ma anche la capacità di gestire i momenti delle partite: “La strada è giusta, devo solo avere un po’ di pazienza. Dopo incidenti come il mio bisogna agire con cautela“. Anche giovedì a Salisburgo e domenica contro il Verona partirà dalla panchina. L’obiettivo, se non subentrano intoppi, è meritare un posto da titolare il 28 febbraio a Cremona.

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