Roma vecchie maniere. Di Francesco senza alternative ai titolarissimi

Roma vecchia fa buon brodo e riaccende i sogni. C’è poco dell’operato di Monchi nell’ennesima rinascita col CSKA Mosca che mette De Rossi e compagni sulla strada per gli ottavi. Proprio il capitano è oggi l’emblema di una Roma che non può rinunciare ai suoi simulacri e che sta faticando nell’inserire i nuovi acquisti. Olsen e Nzonzi erano d’altronde le uniche new entry che Di Francesco voleva mettere in campo martedì. Poi Kolarov ha alzato bandiera bianca, ed è toccato a Santon. Come riporta Leggo,  tra i 12 nuovi acquisti solo il portiere svedese e il francese hanno oltrepassato la soglia dei 500 minuti giocati mentre del vecchio corso sono ben nove ad aver superato abbondantemente quella cifra. Una promozione della vecchia guardia che equivale a una bocciatura del nuovo corso. A dimostrarlo la tribuna di Luca Pellegrini e Coric, la panchina per Cristante e Schick, la retrocessione di Bianda in Primavera o l’esclusione per motivi fisici di Kluivert e Pastore. Fatto sta che della tanto celebrata campagna acquisti di Monchi c’è davvero poco. Ed è per questo che domenica a Napoli toccherà di nuovo ai senatori. Niente turnover, non è il momento di dare fiducia a chi finora non l’ha meritata.

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