Roma, Totti ventitré anni dopo si avvia verso l’ultimo derby

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Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – Domenica 3 aprile può di diventare una data da segnare in rosso nella storia della Roma. Il prossimo derby con la Lazio, infatti, potrebbe essere l’ultimo della carriera di Francesco Totti. Dopo 41 giocati tra campionato (36) e coppe (5), più uno in amichevole, ed una serie di record – 14 vinti (compresi due in Coppa Italia), 11 gol al pari di Dino Da Costa – difficili da eguagliare, il capitano potrebbe ritrovarsi di fronte per l’ultima volta gli avversari di una vita.

Una gara che arriva poco dopo un’altra ricorrenza, quella dell’esordio in serie A: 23 anni (e un giorno) fa, il 28 marzo 1993, a Brescia Vujadin Boskov mandò in campo il ragazzino che non aveva ancora compiuto 17 anni, al posto di Ruggiero Rizzitelli, dando inizio alla storia. In città sono comparsi vari striscioni e i tifosi si sono sbizzarriti soprattutto sui social network, ma anche la Lega di Serie A ha voluto dedicargli un tweet in cui ha ricordato le 24 stagioni, le 594 gare e i 244 gol in campionato. Celebrazioni che però stonano con lo stato d’animo del giocatore, che ancora non sa quale sarà il suo futuro. Il botta e risposta a distanza col presidente James Pallotta ha portato ad una situazione di stallo sulla questione del rinnovo del contratto, che scade il 30 giugno.

Le posizioni sono chiare e in antitesi: il presidente lo vorrebbe dirigente a fine stagione, Francesco vorrebbe giocare un altro anno, nonostante sia consapevole che da Luciano Spalletti non riceverà nessun trattamento di favore. Nemmeno domenica, quando probabilmente si dovrà accomodare ancora una volta in panchina, vista l’abbondanza in un attacco in cui sta facendo fatica a trovare spazio anche Edin Dzeko. Proprio il centravanti bosniaco, su calcio di rigore (Totti era infortunato), aveva sbloccato la gara d’andata, vinta dalla Roma 2-0. In panchina c’era Rudi Garcia, che con la Lazio ha avuto un feeling particolare: 3 vittorie e 2 pareggi – compreso quello agguantato grazie ad una doppietta di Totti che festeggiò con «selfie» sotto la Sud – lo «score» del francese.

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