Totti e Florenzi capitani con il cuore a pezzi

Il Messaggero (S. Carina) – Cuori infranti. Non importa se in loco come Totti e De Rossi o in esilio a Valencia come Florenzi. E’ dura lasciare Trigoria, e non tutti reagiscono con l’orgoglio di Daniele che continua a glissare sull’argomento dicendo di “non aver scelto lui di lasciare Trigoria”. Per Alessandro e Francesco però è stato ancora diverso, questione di caratteri. A tre anni di distanza l’ex 10 continua a ricordare così il suo addio: Io non volevo smettere, stavo bene fisicamente, perché dovevo? Poi non volevo giocare sempre, non ho imposto niente a nessuno. Ogni volta che porto Cristian, resto fuori dai cancelli. Non ho mai più messo un piede a Trigoria. Certe volte resto in macchina e mi viene da piangere a pensare che dopo 30 anni non posso più entrarci“. Diverso il discorso per Florenzi: Portare la fascia di capitano alla Roma per me è stato un grande orgoglio, sono arrivato dopo Totti e De Rossi. Nessuno sarà mai come loro, da qui fino alla fine della storia della Roma. Detto questo, da loro io ho imparato una grande cosa: che la Roma viene prima di tutto e io ho cercato di fare questo, ho messo la Roma davanti a me”. 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti