Roma-Torino 1-1, le pagelle: Dybala splende, Matic première. Abraham da brividi e fischi. Belotti al palo

Pagine Romaniste (R. Gentili) – Sul finire di partita era stata beffata, in extremis la sfanga.  Due partite, due punti. La Roma, ancora colpita dalle scorie post derby, negli ultimi impegni del 2022 mette altrettante “x”: pareggio con il Sassuolo ed oggi con il Torino. Stesso risultato (1-1), stessa monotonia. Oggi anche peggio.

In svantaggio dopo una prolungata inedia, ed un’occasione sprecata: Zaniolo al primo tempo, la sensazione di essere di fronte ad un labirinto colmo di dubbi e perplessità si manifesta al 54′. Ripartenza del Torino, modus operandi adoperato anche dal Sassuolo, cambio di fronte – da sinistra a destra – e cross di Singo per Linetty: Cristante, svuotato, si ferma prima ed il polacco continua e conclude l’opera iniziata a centrocampo.

Fa scaldare due volte Dybala, poi la Joya entra ed illumina un Olimpico che prima ribolliva di passione e sostegno poi ha manifestato i primi segnali di insoddisfazione. Si arriva in porta facilmente, poi si giunge sul dischetto dopo che al 25’ era stato tolto dal Var il rigore per il fallo di mano di Buongiorno. A procurarlo, nemmeno a dirlo, Dybala. Paulo, da leader – o per scaramanzia? –  lo lascia a Belotti. Il tiro dell’ex capitano granata si infrange sul palo. Le speranze romaniste anche. Anzi, vanno sulla traversa che colpisce Dybala pochi secondi dopo. Matic se lo ritrova sui piedi e fa partire il primo gol in giallorosso che pareggia il gol di Linetty. Rimanendo al suo fianco per tutta la partita, al triplice fischio del confusissimo Rapuano la Curva Sud ribolle.

Mancini, Smalling ed Ibanez collezionano qualche imprecisione restando però alla fine uniti. Non succede lo stesso a centrocampo. Cristante è esausto per il continuo impiego. Che non finisce qui vista la chiamata in Nazionale. Ci andrà anche Zaniolo, accorato procacciatore della parola che possa risolvere quel rebus che è l’attacco romanista. Camara instancabile, esce dai ranghi mediani per un giallo. Lo sostituisce Matic: il serbo rimedia alla molla pressione su Linetty. Zalewski lento, Celik oculato.

LE PAGELLE

Rui Patricio 6 – Vola sul cross di Singo basso e si infrange su Smalling. Quello alto, Linetty lo insacca: può fare poco.

Mancini 5,5 – Si presenta sempre prima. Sbaglia orario e luogo di buona parte degli interventi, quasi rischia di indovinare quelli su uno dei numerosi angoli: anticipa Milinkovic-Savic in uscita, la spizzata di testa non sfiora che il palo. Va in rete quella di Linetty: scappa verso la porta, il granata è solo. A nozze nel ruvido finale.

Smalling 5,5 – Ignorato nuovamente da Southgate, il riposo sarà utile per riprendere  smalto e ricaricare la bombola dell’ossigeno. Cala sul lungo.

Ibanez 5,5 – Il primo pericolo concreto il Torino lo realizza con Sanabria: l’ex romanista si stacca dalla moscia marcatura del brasiliano. Trattamento di favore che riserva anche ad un altro cliente scomodo, Miranchuk, è però bravo a coprire lo spazio dietro. Manca un controllo in area che avrebbe potuto servire su un piatto diverso da quello di carta utilizzato.

Celik 5,5 – Granitico, frana addosso a Vlasic ed assorbe il tiro. Non la discesa di Lazaro da cui si sviluppa il vantaggio.

Cristante 5 – Linetty lo condanna. Nella ripartenza del gol, il polacco sfreccia a centrocampo prima di saltare per lo secco vincente. Lenta la corda dell’arco, le lance vanno per fatti loro. Riceve e sbaglia troppi passaggi sbagliati. (Dal 70′ Tahirovic 6 – Carattere e coraggio: condisce il debutto con il giallo per un fallo tattico. Ama il concreto. Lo rivedremo presto).

Camara 6,5 – Trasportatore dell’ossigeno che manca ai compagni, affamato di recuperi di cui mai si sazia. Preme “on” nell’azione più pericolosa, con l’intercetto a centrocampo e rapida distribuzione a Abraham. Rapuano, invece, gli dà il gallo che lo fa uscire dal campo in un 2022 sorprendente. (Dal 54’ Matic 6,5 – Non vale la vittoria, quantomeno però con il primo gol in giallorosso evita una sconfitta che sarebbe stata vergognosa. Lascia tracce sulla scena anche del gol granata: Linetty si contorce davanti a lui, non ha la prontezza di fermarlo. Ha il vantaggio del fisico dalla sua).

Zalewski 4,5 – La stoffa del trequartista la ritira fuori per cucire un paio di girate di prima che smuovono il piattume romanista. Tedioso, per il resto, dietro. Su Singo arriva quando il cross è ormai in fase di decollo. (Dal 70’ Dybala 7 – Il primo tiro in porta torinese giunge un paio di secondi dopo che è entrato in campo. Gerente del risveglio romanista, la risolve praticamente lui. Forse perché rivede il dischetto di rigore sul quale è arrivato l’infortunio, concede il rigore guadagnato a Belotti. L’assist per il gol arriva comunque: sforna un sinistro a giro che la traversa porta a Matic).

Volpato 5 – Le gambe, e la mente, tremano al debutto da titolare in campionato all’Olimpico. Lascia andare il magico sinistro un paio di volte ma non controlla ciò che ne esce. Lascia sul posto tanti tocchi di semplice esecuzione. E Mou lo lascia negli spogliatoi (Dal 46’ El Shaarawy 5,5 – Vivace all’inizio: mette un cross rimasto lì, aiuta Dybala sul rigore. Sul gol girondola).

Zaniolo 5,5 – Attacco in avaria, il motore scoppietta solamente con lui fino all’arrivo di Dybala. Si innervosisce per la mancata precisione di chi lo cerca, poi lo fa con sé. L’azione più limpida la mette sopra alla traversa. Il 2022 si chiude di nuovo senza gol in casa in campionato. Cuore ne ha a dismisura, gli sforzi verranno presto premiati. Ora, intanto, prenderà la soddisfazione del ritorno in Nazionale.

Abraham 4 – Già abbattuto per la mancata chiamata di Southgate, durante la pausa nelle orecchie riecheggeranno i fischi dell’Olimpico. L’ultima in campionato del 2022 è da horror. Spigoloso ogni stop, viene sovrastato ogni volta e sparge errori su errori. Partito in corsa, con la schiena rigetta uno dei pochissimi palloni che riesce a ricavare. Va in panchina trattenendo i nervi, lacerati dai fischi. (Dal 70’ Belotti 4,5 –  Il vecchio cuore granata, di cui ha curato il respiro per 7 anni, riprende a battere quando dal dischetto ha la chance di infilzare il colpo del pareggio. Dybala gli concede il rigore ma non fa pace con sé, con la Roma e con il passato. Sotto la Curva ci va per scusarsi e prendere la manifestazione di collettiva insoddisfazione).

Mourinho 5 – La carica che ci si aspettava non c’è. Di spunti o idee, fino allo sbarco di Dybala, nemmeno a parlarne. Per pareggiare – neppure superare – non servirebbe Dybala contro il Torino.

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