Roma, ti ricordi?

Il culto della memoria, in fondo, può essere anche uno strumento per riconquistare il passato. Oggi, ad esempio, riassaporando la storia del 3-0 inflitto al Barcellona in Champions League un anno fa, la Roma non prova solo la dolcezza di una serata epocale, ma vive anche l’autoconvincimento, in tempi malinconici, che tutto è sempre possibile, che il fatturato non corre in campo, che il blasone non basta e che, anche se Messi gioca contro di te, non c’è bisogno di Obama per dire: «Yes, we can». Certo, la sensazione è che a Roma le lancette viaggino più velocemente che altrove, e proprio quella notte lo dimostra. Il ricordo di aver scritto una pagina nella storia del calcio, forse aiuterà poco la quotidianità di Ranieri, ma è anche un modo per far lievitare, nell’immediato, il sogno dell ritorno in Champions e, in futuro, quello di leopardiane «magnifiche sorti e progressive». A pensarci bene, non è poco. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

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