Il Tempo (M. Cirulli) – La Roma affronta il primo crocevia per la Champions League. Quello di stasera con la Fiorentina per Juric e la sua squadra è un vero e proprio esame di maturità per capire concretamente a cosa può ambire un club che sul mercato ha speso più di 100 milioni per ritrovarsi dopo 8 giornate a metà classifica. Contro la Viola Juric vorrà innanzitutto infrangere il tabù legato alle gare in trasferta. In questa stagione i giallorossi non hanno mai vinto fuori le mura domestiche: considerando tutte le competizioni sono arrivati 4 pareggi e una sconfitta, un bottino insufficiente considerando gli avversari. La partita con la Fiorentina sarà quindi cruciale anche per sviluppare quella «mentalità» menzionata da Juric.
E per farlo Juric si affiderà alla formazione migliore possibile. Mancini partirà dal primo minuto insieme a N’Dicka e Angeliño. Lo spagnolo agirà nuovamente nella difesa a tre, lasciando via libera a Zalewski sulla fascia sinistra. La corsia destra sarà invece occupata da Celik, mentre a centrocampo si rivedrà Cristante titolare. Insieme all’ex Atalanta ci sarà Pisilli. Alle spalle di Dovbyk spazio a Pellegrini e Dybala, che dovranno dare una mano al centravanti ucraino in fase realizzativa. In particolare il capitano della Roma, che non è ancora riuscito a sbloccarsi.
Si è definito fiducioso anche Dovbyk, che, si è descritto ai canali ufficiali della Lega Serie A: «Mi aiuta avere tanti compagni di livello. Farò il possibile per dare loro una mano e per far tornare la Roma in Champions League. Amo segnare, magari non tocco molte volte il pallone, ma penso che la presenza in area, la finalizzazione e il tiro siano le mie caratteristiche più importanti».
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