Roma, da super Crisanto al bad boy Tumminello

roma primavera crisanto

La Gazzetta dello Sport (F.Oddi) – Cinque anni dopo il trionfo di Pistoia sul Varese, la Roma è tornata in finale Primavera. E le note positive sono tante, a prescindere da come finisca sabato sera, perché i giallorossi sono arrivati ai rigori solo perché l’Inter schierava Manaj, uno che ha debuttato con gol nell’Albania e che in questi giorni sperava di essere in ritiro per l’Europeo. Nello stadio del Sassuolo ne ha fatti 2, ma non sono bastati: l’Inter aveva un singolo fuori categoria, la Roma giocava meglio, e da squadra.

I PROTAGONISTI – E ha avuto anche un pizzico di fortuna: tra i singoli dell’Inter c’è il fortissimo portiere Ionut Radu, che al Mapei Stadium aveva esordito in A, ma tornandoci ha incassato 6 rigori senza pararne uno, lui che nella finale Allievi contro il Milan aveva firmato lo scudetto neutralizzandone 2 su 4. Poteva andare in scena un derby tra connazionali con Pop, ma il romeno di Roma ha perso il posto: tra i pali Lorenzo Crisanto, uno dei protagonisti della semifinale, per il rigore decisivo parato a Baldini, ma anche per il tuffo all’indietro che ha negato il 43 a Popa. Con lui in vetrina i due interni: la classe del fuoriquota Machin è nota, ha convinto tutti la prestazione di D’Urso, che durante l’anno è rimasto a lungo in panchina, per dare spazio a Ndoj, ma con Entella e Inter è tornato protagonista. E delle finali fatte bene, con tutti gli addetti ai lavori che ci sono, pesano più di mesi di regular season: ci sarà la fila per prenderlo in prestito, in estate.

L’espulsione e la sceneggiata seguente costeranno care a Tumminello – oggi si saprà il verdetto del Giudice Sportivo – ma anche alla Roma, che dovrà giocare la finale senza l’uomo più in forma. Il tutto, appena 3 partite dopo che Sadiq aveva fatto una sceneggiata da matto con la Lazio, prendendosi una squalifica che finirà di scontare la prossima stagione: forse è una coincidenza, di certo non è un bel segnale. Con due centravanti fuori causa, la Roma dovrebbe affidarsi al terzo, Edoardo Soleri, che aveva iniziato l’anno segnando 3 gol all’Empoli – arrivato alle Final Eight, non una squadretta – e l’ha chiusa giocando una sola volta nelle ultime 6 partite. Roma-Latina 8-0, gara ideale per riprendere morale: a 19’ dalla fine ha lasciato il posto a Tumminello, il subentrato ha segnato, il titolare no. Peraltro Soleri, reduce da un problema muscolare, non è al massimo della forma fisica. Ma c’è un precedente incoraggiante, quello dell’ultimo scudetto, con Montini centravanti: nel girone di andata neanche un gol, in finale fece tripletta.

PIANO B – Ma Soleri non è certo di giocare, al fianco di un Ponce in gran forma: De Rossi, vista l’abbondanza, aveva varato il 4-3-1-2 col doppio centravanti, ma potrebbe anche ripensarci, piazzando Di Livio seconda punta, come nel finale con l’Inter, inserendo Spinozzi trequartista «alla Perrotta», utilissimo in fase di distruzione del gioco avversario. Il transfer del senegalese Keba, preso a gennaio, non è mai arrivato, con Soleri in campo l’unico cambio sarebbe il ’99 Antonucci, appena 3 spezzoni di gara in Primavera.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti