Roma, se segni per prima vinci !

Se la Roma riesce a segnare prima delle avversarie, vince. Questa una strana statistica che emerge dalle gare fin’ora disputate dalla squadra capitolina. Analizzando le 13 vittorie stagionali, comprese le gare di Coppa Italia ed i preliminari di Europa League, si evince che la squadra di Luis Enrique riesce ad aggiudicarsi i tre punti con maggiore facilità se riesce a sbloccare il risultato per prima. Esempio recente la gara di ieri sera in casa del Palermo, dove la squadra è andata in vantaggio dopo due minuti con il gol di Borini e, seppur subendo gli attacchi della squadra rosanero, è riuscita a rimanere compatta e concentrata fino alla fine portando a casa il risultato. In soli quattro casi, infatti, la Roma non è riuscita ad aggiudicarsi la vittoria pur essendo andata in vantaggio per prima, nella fattispecie le partite contro lo Slovan Bratislava (Roma 1-1 Slovan, ’11 Perrotta, ’82 Stepanosvky), con il Siena ( Roma  1-1 Siena , ’22 Osvaldo, ’88 Vitiello), nel derby d’andata con la Lazio ( Lazio 2-1 Roma, ‘6 Osvaldo, ’51 Hernanes rig., ’91 Klose) e con la Juventus ( Roma 1-1 Juventus, ‘5 De Rossi, ’61 Chiellini).

Alla luce di questi dati, possiamo trarne la conclusione che la Roma è una squadra ancora giovane, incapace di tenere alta la tensione per tutti i 90′ entrando ancora più in crisi se l’avversario riesce a segnare per primo. Nonostante giocatori d’esperienza come Juan, Heinze, De Rossi, Gago, che comunque garantiscono sicurezza ai reparti, la tattica ultra offensiva portata avanti dal tecnico giallorosso mal si sposa con l’inesperienza di molti giocatori nella rosa della Roma, che si lasciano influenzare dall’atmosfera e dal peso della rete subita, entrando in confusione con troppa facilità. Lo staff tecnico della squadra capitolina dovrà, quindi, lavorare tantissimo per cambiare l’atteggiamento della squadra, che dovrà essere in grado, sia fisicamente che mentalmente, di ribaltare gli eventuali gol di svantaggio. Potrebbero sicuramente dare una mano due o tre innesti di spessore, un paio di terzini che sappiano coprire maggiormente e un centrale di centrocampo che possa eventualmente rimpiazzare i vari De Rossi o Gago in caso di loro assenze. La società dovrà lavorare con concentrazione durante la sessione estiva.

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