Roma, sta arrivando Gerson. E per lui garantisce Falcao

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La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Da oggi ogni giorno è quello buono: il brasiliano Gerson, centrocampista offensivo considerato uno dei talenti più puri del Brasile, sbarcherà a Roma. Per restarci definitivamente, dopo la visita lampo della scorsa estate quando rimase giusto il tempo di firmare il contratto di cinque anni col club giallorosso.

NIENTE PRESTITO? – Gerson sarà a Roma molto presto, difficilmente ce la farà per la fine del 2015, più probabile che sbarchi all’inizio del nuovo anno. Salutato il Fluminense, deciderà con Sabatini, l’agente e il padre il suo futuro: la Roma non può tesserarlo subito perché extracomunitario, l’idea era di mandarlo in prestito al Frosinone, ma la famiglia e il ragazzo, 18 anni compiuti a maggio, gradiscono poco idea e destinazione. E le esperienze poco felici del passato (Paredes al Chievo e Sanabria al Sassuolo) non lo incoraggiano. Per questo potrebbe restare a Trigoria, allenarsi, integrarsi ed essere pronto per la prossima stagione.

A SCUOLA – Andrebbe, praticamente, a lezione di calcio italiano, per quanto riguarda la lingua, ha detto il padre un paio di giorni fa: «Sta già prendendo lezioni». D’altronde, Gerson ha voluto fortemente l’Italia e la Roma (preferendola al Barcellona, dove temeva di non trovare spazio) e già ha avuto modo di capire che atmosfera si respira qui quando ha pubblicato la foto con la maglia numero 10, speditagli da Sabatini, e apriti cielo. Lesa maestà, è stato detto, quando il ragazzo voleva semplicemente mostrare il suo entusiasmo. Ci ha pensato Totti a chiudere la questione, dicendo: «Tutti devono poter sognare di indossarla… » e l’incidente diplomatico è rientrato.

INVESTIMENTO – La Roma ci crede parecchio, visto il prezzo del suo cartellino: Gerson è costato, tra parte fissa e variabile, quasi 18 milioni, ma a Trigoria sono convinti della bontà dell’investimento. Lui non vede l’ora di arrivare e chiede al padre, da mesi: «Ma quando arriva gennaio?». Gli stessi tifosi si aspettano tanto da questo ragazzo su cui aveva posato gli occhi mezza Europa.

QUALITÀ – Trequartista mancino, gioca più per i compagni che per se stesso, un metro e 84 per 78 chili (deve mettere un po’ di massa), ha una progressione importante ed è bravissimo a smarcarsi e a svariare su tutto il fronte d’attacco. «Io dal vivo l’ho visto poco, ma i miei amici mi dicono che è bravissimo e che i giallorossi hanno fatto un grande colpo», ha detto qualche settimana fa uno che di Roma e Brasile ne sa tanto. Inutile dire che tutti i romanisti si augurano che Paulo Roberto Falcao abbia ragione.

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