Roma, si riparte dal Covid

Il Messaggero (A.Angeloni) – L’estate ha portato positivi vacanzieri, Mirante, Carles Perez e Bruno Peres (e Kluivert, che poi è stato ceduto), l’autunno si è presentato con contagiati nazionali come Diawara e Calafiori. Il guineano sei giorni fa, Ricky ieri. La Roma, in continuo contatto con la Asl, ha messo il gruppo in totale isolamento, per evitare rischi sulla gara di oggi (altro giro di tamponi) contro il Benevento. Una piccola bolla. Diawara è il primo cambio a centrocampo, Calafiori la prima e unica alternativa a Spinazzola. E oggi, abbiamo capito, per tornare disponibili, ci vogliono all’incirca una quindicina di giorni. E la Roma di partite in questa fase ne gioca. Comprese quelle di Europa League. Il blocco delle 7 gare in venti giorni se non viene saltato tutto, poco ci manca. Vedremo. Aumentano gli impegni e diminuisce l’organico (compreso l’infortunio di Smalling). Chi c’è deve essere al top, fisicamente e psicologicamente. Vedi Dzeko, vedi Pellegrini. “Lorenzo può stare in diverse posizioni, con il Verona l’ho schierato come in Nazionale. Può fare anche il trequartista, o mediano. E’ molto importante per la noi“. E Dzeko? Con Edin, si disse, aveva interrotto i rapporti dopo la sfida in Europa League con il Siviglia. “Abbiamo un ottimo rapporto, è motivato. Non c’è nessun problema“.

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