Roma, sarà con te tutto il tuo popolo

Corriere dello Sport (R.Maida) – Spariti, polverizzati. Ciao Curve, ciao Distinti Sud, ciao settore ospiti. Sold out rien ne va plus, tutto esaurito. E’ Roma-Juventus, amici, mica uno scherzo: 25.000 biglietti già venduti, domenica sera l’Olimpico offrirà un colpo d’occhio quasi analogo a quello che proporrà tre giorni dopo per la finale di Coppa Italia contro la Lazio. Restano solo ingressi per le due tribune (80 euro Tevere e Monte Mario, 120 euro Monte Mario Top, 200 euro Tribuna d’Onore) o per i Distinti Nord lato Tevere, al prezzo di 45 euro più prevendita. Una grande serata di calcio, comunque vada, con un contorno finalmente appropriato.

PRIMATO – In ogni caso la Roma stabilirà il record stagionale di spettatori. L’obiettivo si può annunciare con quattro giorni d’anticipo visto che prima dell’arrivo della Juventus, anche a causa della protesta oltranzista dei gruppi organizzati della Curva Sud che sono tornati allo stadio soltanto dopo il definitivo abbattimento delle barriere divisorie, non è mai stato raggiunto il limite dei 45.000 spettatori per una partita domestica: il massimo è stato toccato nell’ultimo derby, che ha fatto registrare 24.772 paganti a cui andavano sommati i 19.022 abbonati per un totale di 43.794 spettatori. Qualche centinaio di persone in meno si era “scomodato” per Roma-Lione, nell’infausto ottavo di finale di Europa League. E’ dunque scontato che si fissi pure il record d’incasso relativo alla stagione 2016/17: non è azzardato pensare a un malloppo di 2,5 milioni, comprendendo anche la quota abbonati.

PARTECIPAZIONE – A riempire l’Olimpico contribuiranno anche i tanti juventini, naturalmente. Non solo i 5.700 che esporranno i propri vessilli nel settore ospiti ma anche i non residenti in Piemonte che domenica arriveranno a Roma da tutte le regioni del centro-sud. A Trigoria stimano la presenza di almeno 15.000 tifosi bianconeri che sognano di festeggiare il sesto scudetto di fila proprio nello stadio degli eterni rivali. In realtà non ne avrebbero neppure bisogno, conservando in canna altri due match point facili per conquistare il punto che basta per l’aritmetica, ma Massimiliano Allegri non pare intenzionato a risparmiare troppe energie in prospettiva della Coppa Italia: chiunque giocherà, lo farà per prendersi il pareggio che serve e quindi chiudere il conto con due giornate d’anticipo. Ad Allegri è già successo sei anni fa, sempre all’Olimpico e sempre alla trentaseiesima tappa, quando allenava il Milan. Se ne ricorda bene Umberto Gandini, che all’epoca era un dirigente della società di Berlusconi.

LE ULTIME – La Roma ha vinto l’ultima partita giocata all’Olimpico contro la Juventus, ormai oltre un anno e mezzo fa, quando venne trascinata dai campioni bosniaci: prima Pjanic, che tornerà da avversario e verrà fischiato dagli ex tifosi, e poi Dzeko affossarono una squadra che all’epoca non sembrava capace di confermarsi campione d’Italia. Ma è stata, quella, l’unica gioia in un contesto di sette incroci poco gratificanti: quattro sconfitte su quattro allo Juventus Stadium, un pareggio e una sconfitta (gol dell’ex Osvaldo) all’Olimpico.

SORTILEGIO – A Spalletti servirà probabilmente centrare il numero pieno per restare seduto al tavolo della roulette della Champions League, anche se molto dipenderà dal risultato del Napoli che nel pomeriggio avrà giocato in casa del Torino. Auspicano un’adunata felice anche i tifosi dell’agognata Curva Sud che dal loro rientro hanno visto vincere la Roma solo una partita inutile, il derby di ritorno di Coppa Italia. In questo caso poi ogni risultato diverso dal segno “1” consegnerebbe lo scudetto alla Juventus, come accadde nel campionato 1972/73 a danno di Milan e Lazio dopo il discusso gol segnato da Antonello Cuccureddu a tre minuti dalla fine.

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