Roma, saltano cessioni di Destro e Gervinho: il club perde 30 milioni

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Salta tutto. O forse no, non proprio. Solo poche ore fa la Roma sembrava convinta di chiudere l’esercizio di bilancio con una serie di incassi, circa 50 milioni, capaci di sistemare i conti e dare uno sprint al mercato in entrata. Poi è successo qualcosa: la Roma e il Monaco non hanno trovato l’accordo per il trasferimento di Destro, l’Al Jazira ha chiamato stamattina Trigoria per annunciare che l’affare Gervinho è da considerarsi saltato. Per la Roma, vorrebbe dire perdere poco meno di 30 milioni: per questo qualcuno prova a riannodare in extremis i fili delle operazioni.

ROMA-MONACO, FUMATA NERA: MA SI TRATTA ANCORA – Più facile, forse, riuscirci per Destro. Perché nonostante le voci che vorrebbero il calciatore poco convinto della destinazione è vero l’esatto contrario: l’attaccante, ancora in vacanza con la moglie Ludovica, non ha detto no al trasferimento nel Principato. A portare alla fumata nera la differenza nella valutazione tra la Roma, che chiede 14 milioni, e il Monaco, che ne offre 4 per il prestito e 7 +1 di bonus per il riscatto non obbligatorio. L’ultimatum scade martedì mattina, c’è ancora qualche ora per rimettere in piedi il trasferimento. La Roma avrebbe fretta soltanto per assicurarsi un’entrata da mettere subito nel bilancio che chiude il 30 giugno e per questo ha concesso uno “sconto” al club del magnate russo Dimitri Rybolovlev. Inutile, fino a ora: “E‘ mancato l’accordo tra Roma e club del Principato“, annunciava l’agente Vigorelli. Che però nel pomeriggio ha continuato a sentire il ds della Roma Sabatini, per tentare di riaprire una finestra. C’è tempo fino a martedì mattina, poi la Roma chiuderà la trattativa. E cercherà con calma acquirenti più munifici.

SALTATO GERVINHO, DIFFICILE RICUCIRE – Se la situazione Destro pare tramontata, ancora più complessa è quella per Gervinho. La Roma aveva un’accordo con l’Al Jazira. Che però in mattinata ha chiamato i dirigenti del club giallorosso per annunciare di non aver più intenzione di ingaggiare l’ivoriano. Dietro la decisione ci sarebbero le pretese folli dell’attaccante, che ha chiesto non solo uno stipendio da oltre 4,5 milioni netti a stagione, ma anche case per la famiglia e per un foltissimo entourage, e avrebbe anche preteso che alcuni dei suoi uomini di fiducia fossero stipendiati direttamente dal club di Abu Dhabi. Richieste che hanno portato alla rottura. Anche se il mediatore nominato dalla Roma per condurre la trattativa dal proprio ufficio romano continua a muoversi per ricucire lo strappo con il giocatore e con l’Al Jazira. Da Trigoria considerano l’affare però chiuso. Almeno fino a prova contraria.

CONTATTO PER DZEKO – Intanto nelle ultime ore la Roma non ha smesso di lavorare alla pista Dzeko. Un intermediario era ieri in Inghilterra, a Londra, per tessere i contatti con il Manchester City. Che parte da una richiesta di 24 milioni di euro: difficile inserire Ljajic, se non impossibile. La Roma proverà invece a ridurre le pretese del centravanti, partito da una richiesta di 6,5 milioni di euro a stagione, gli stessi che percepirebbe fino al 2018 all’Etihad Stadium. I rapporti con il giocatore però sono ottimi, e Dzeko ha dato la sua disponibilità al trasferimento alla Roma. Che non vorrebbe spendere più di 4,5 milioni per 4 anni per lo stipendio dell’attaccante e di 18 milioni per il suo cartellino. Ovviamente, cessioni permettendo.

(La Repubblica – M. Monti, M. Pinci)

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