Roma. Sabatini verso l’addio: 5 anni fra plusvalenze e flop

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Ilcorrieredellsport.it (F.Testini) – Dopo 5 anni in carica come direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini potrebbe lasciare Trigoria a giugno. Il dirigente romanista, arrivato nella capitale nel 2011, ha infatti esternato, prima di Roma-Inter, la sua volontà di lasciare il club giallorosso: «Ho chiesto a Pallotta di risolvere il contratto al 30 giugno e lui ha accettato».

Parole concise e dirette, come è nello stile di Sabatini, al quale però hanno fatto seguito quelle di Spalletti. L’attuale tecnico della Roma, dopo aver ripreso il ds per l’uscita ha chiarito: «Credo che Walter ci possa ripensare». Il futuro, quindi, sembra ancora da scrivere, ma le quotazioni di un addio di Sabatini all’ambiente giallorosso sono in crescita.

LE PLUSVALENZE – Nei suoi 5 anni a Roma come direttore sportivo, Sabatini non ha centrato trofei, ma ha saputo gestire bene le trattative di mercato, portando a casa diverse plusvalenze. La più importante è sicuramente quella che riguarda il brasiliano Marquinhos: acquistato dal Corinthians per un totale di 4,5 milioni di euro, è stato rivenduto nella stagione successiva per circa 31,5 milioni al Psg. Con parte del ricavato, il ds giallorosso ha portato nella capitale Benatia, prelevato dall’Udinese per 17 milioni di euro. Anche il difensore marocchino, però, ha passato una sola stagione nella capitale, per poi essere ceduto al Bayern Monaco per circa 30 milioni (26+4 di bonus). Rimanendo in difesa, poi, da elogiare anche l’operazione Dodò: acquistato a parametro zero, l’esterno brasiliano è stato venduto all’Inter per un totale di 9 milioni. Plusvalenze anche in attacco. La più importante è sicuramente quella di Lamela, rivenduto al Tottenham per 35 milioni (30+5 di bonus), dopo essere stato acquistato dal River Plate per 14 milioni (12+2 di bonus). L’ultima operazione, in ordine di tempo, che ha fruttato una plusvalenza per Sabatini e la Roma, è quella di Gervinho. L’ivoriano, fortemente voluto dal nuovo allenatore Rudi Garcia, è sbarcato a Trigoria dall’Arsenal per circa 9 milioni (8+1 di bonus) nel 2013. A gennaio di quest’anno, complice anche l’esonero del tecnico francese a vantaggio di Spalletti, Gervinho è volata in Cina, accasandosi all’Hebei China Fortune per 19 milioni di euro.

I FLOP – Oltre a plusvalenze ed acquisti azzeccati, però, Sabatini ha anche sbagliato. Nei 5 anni di Roma, infatti, il ds umbro ha portato, spesso malconsigliato dal tecnico di turno, giocatori non all’altezza della situazione. Nell’estate del 2011, la prima da romanista per Sabatini, sono infatti arrivati a Trigoria Josè Angel dallo Sporting Gijon e Kjaer dal Wolfsburg. Le due pedine difensive, però, non hanno reso al meglio nella formazione guidata da Luis Enrique e hanno lasciato la capitale dopo appena un anno. Nella stagione successiva ancora due errori: il portiere Goicoechea e il terzino Piris. Entrambi, con Zeman prima e Andreazzoli poi, non hanno dimostrato molto, finendo nel tourbillon delle critiche. Anche nella stagione passata, nonostante la squadra sia stata notevolmente migliorata, non sono mancati errore di valutazione sul mercato. L’acquisto a parametro zero di Cole a giugno, infatti, è ancora un mistero tutto da chiarire, viste le prestazioni dell’ex terzino del Chelsea. Tra i flop del ds giallorosso, va aggiunto anche quello che, sulla carta, sarebbe dovuto essere un colpo di mercato: Iturbe. L’argentino, arrivato dall’Hellas Verona per circa 22 milioni di euro più bonus, non ha mai fatto il salto di qualità personale, tormentato anche da continui infortuni. Da gennaio è stato ceduto in prestito al Bournemouth in Premier League, ma anche in Inghilterra le cose non sembrano andare meglio.

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