Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – Non erano passate nemmeno 24 ore da quando James Pallotta aveva dichiarato Pjanic incedibile e dai documenti pubblicati da Football Leaks sulla clausola che rimanda al 2017 una eventuale cessione del difensore greco Kostas Manolas, che Walter Sabatini è stato «beccato» in missione a Londra. Non in un bar o in un ristorante, ma a Stamford Bridge, lo stadio del Chelsea. È lì che in queste ore Abramovic sta cercando di costruire la squadra dei sogni di Antonio Conte, di cui potrebbe far parte il terzo gioiello della rosa romanista, cioè Radja Nainggolan. Insieme al d.s. (che resterà tale almeno fino al 30 giugno) c’era Ramy Abbas, agente di Mohamed Salah che ha però anche il mandato per l’Inghilterra di alcuni giocatori romanisti, tra cui il «Ninja». Dalla Roma provano a smentire, nemmeno in maniera troppo convinta a dire il vero, che Sabatini fosse lì per trattare qualche cessione eccellente: la versione «ufficiosa» parla di alcuni dettagli da sistemare (la rinegoziazione di alcune rate) nella trattativa che ha portato Salah a Trigoria e di giovani talenti del Chelsea che potrebbero interessare ai giallorossi.
Una versione che fa acqua soprattutto nella parte riguardante l’egiziano, di cui si dovrebbe occupare un dirigente diverso da Sabatini, che tra l’altro non parla bene l’inglese e negli ultimi mesi, per motivi di salute, ha limitato al minimo gli spostamenti in aereo. Il suo viaggio, quindi, dà a tutta la vicenda un significato più profondo. Il nome di Nainggolan non esce fuori a caso ed i segnali, in questo senso, nell’ultimo periodo c’erano stati: il giocatore recentemente non ha chiuso ad una possibile cessione, e sembra che lo stesso Spalletti in una lista di giocatori incedibili gli preferisca sia Pjanic sia Manolas. Il Chelsea, secondo le indiscrezioni che arrivano dall’Inghilterra, sarebbe disposto a mettere sul piatto circa 35 milioni di sterline, circa 43 milioni di euro. Per il centrocampista, invece, sarebbe pronto un contratto da 5 milioni netti all’anno. Cifre che, se fossero confermate, metterebbero a durissima prova la resistenza di qualunque società e non solo della Roma, che ha un bilancio da sistemare entro il 30 giugno ma può farlo anche attraverso altre strade: la vendita di giocatori in esubero (Ljajic, Doumbia e Iturbe) o di giovani come Sanabria, Paredes e Sadiq. È assolutamente incedibile, invece, Alessandro Florenzi, che ha parlato al match program della Roma. «Ci aspettano – le sue parole – sette finali. Puntiamo il secondo posto del Napoli e l’assenza di Higuain si farà sentire».