Roma, ritorno alle origini? Col doppio mediano di copertura si subisce molto meno: un gol ogni 114’

Pagine Romaniste (Alessio Nardo) – Alla ricerca dell’equilibrio perduto. La Roma tenta di scrollarsi di dosso i propri difetti per restituirsi un minimo di solidità in vista della seconda parte di stagione, decisiva su più fronti: quarto posto (o, perché no, terzo), Champions League e Coppa Italia. Fondamentale trovare in fretta la ricetta giusta per mantenere alta la qualità e la produttività offensiva, riuscendo però al contempo ad incassare meno tiri in porta e dunque meno gol, recuperando un’efficacia in fase di copertura apparentemente smarrita. Da tempo.

Come? Non è semplice. Ma analizzando i numeri di questa stagione, qualcosa si può provare a capire. C’è un uomo determinante che manca e sta mancando, si chiama Daniele De Rossi. Con lui in campo, la squadra ha sempre più equilibrio e subisce meno. E senza il 16, ai box da fine ottobre, Eusebio Di Francesco non ha mai potuto schierare un doppio mediano di contenimento, avendo di fatto a disposizione il solo Steven Nzonzi. Spazio dunque al centrocampo ultra-tecnico, con Cristante (valorizzato da Gasperini a Bergamo nel ruolo di trequartista incursore) abbassato in mediana e tre uomini di talento puro a supporto della punta centrale. Un pacchetto che ha regalato gioie e soddisfazioni sul fronte d’attacco, garantendo qualità e capacità di produrre calcio offensivo di livello, ma che inevitabilmente ha pagato sul piano delle opportunità concesse agli avversari.

Entriamo nel dettaglio. La Roma ha disputato in tutto 685’ con due centrocampisti difensivi, 90’ al debutto in campionato a Torino con De Rossi e Strootman (e Pastore libero di svariare tra metà campo e trequarti) e i restanti 595’ con DDR e Nzonzi. Il bilancio parla di soli 6 gol subiti: 2 contro il Milan a San Siro, 1 col Chievo in casa, 2 al Bernabeu col Real Madrid e infine il guizzo di Immobile nel derby con la Lazio. Per il resto, la porta è rimasta sempre imbattuta nelle intere sfide con Toro ed Empoli e negli spezzoni, più o meno corposi, con Atalanta (secondi 45’ all’Olimpico), Frosinone (primi 82’), CSKA Mosca in casa (primi 81’) e Napoli (primi 43’ con Daniele poi costretto a dare forfait per infortunio). 6 reti, sole 6 reti incassate in 685 minuti: una ogni 114’. Nei restanti 1835’ disputati con un solo centrocampista difensivo, la Roma ha subito 31 gol. Uno ogni 59 minuti. La differenza è spaventosamente evidente.

Il dato sorprendente, se vogliamo, è legato ai gol segnati. La presenza di uno “scudo” in più, infatti, non modifica di una virgola la media realizzativa: nei sopracitati 685’ la Roma ha siglato 15 reti (1 al Toro, 2 all’Atalanta, 1 al Milan, 3 al Frosinone, 2 alla Lazio, 2 all’Empoli, 3 al CSKA Mosca e 1 al Napoli). Media? Uno ogni 46’. Identica nei restanti 1835’, nei quali la formazione giallorossa ha messo a segno 40 gol. Il calcolo aritmetico è abbastanza semplice. Ora, il quesito è d’obbligo: giusto continuare a puntare sul centrocampo tecnicissimo, oppure sarebbe il caso, una volta recuperato De Rossi o perché no, in caso di acquisto in extremis di un ulteriore mediano d’interdizione, cercare la via dell’equilibrio schierando due uomini di copertura a supporto del quartetto composto da tre trequartisti e un attaccante? Ragionando sui numeri, la scelta sembrerebbe facile. Quasi scontata. Al mister, com’è ovvio che sia, spetterà la sentenza finale.

685’ DISPUTATI CON DUE CENTROCAMPISTI DIFENSIVI
6 gol subiti: uno ogni 114 minuti
15 gol segnati: uno ogni 46 minuti

90’ Torino, De Rossi-Strootman: 1 gol segnato, 0 subiti
45’ Atalanta, De Rossi-Nzonzi: 2 gol segnati, 0 subiti
90’ Milan, De Rossi-Nzonzi: 1 gol segnato, 2 subiti
20’ Chievo, De Rossi-Nzonzi: 0 gol segnati, 1 subito
70’ Real Madrid, De Rossi-Nzonzi: 0 gol segnati, 2 subiti
82’ Frosinone, De Rossi-Nzonzi: 3 gol segnati, 0 subiti
74’ Lazio, De Rossi-Nzonzi: 2 gol segnati, 1 subito
90’ Empoli, De Rossi-Nzonzi: 2 gol segnati, 0 subiti
81’ CSKA Mosca, De Rossi-Nzonzi: 3 gol segnati, 0 subiti
43’ Napoli, De Rossi-Nzonzi: 1 gol segnato, 0 subiti

1835’ DISPUTATI CON UN SOLO CENTROCAMPISTA DIFENSIVO
31 gol subiti: uno ogni 59 minuti
40 gol segnati: uno ogni 46 minuti

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