Roma riparte a passo di carica

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese – M.Cecchini) – «Dobbiamo fare proprio così: mantenere la porta inviolata, perché è un aspetto fondamentale per contribuire alla fiducia della squadra». Quello di Federico Fazio è quasi un dogma, da tenere a mente per tutto questo finale di campionato. Sette partite in cui la Roma deve cercare di prendere meno gol possibile, se può fare proprio come a Bologna. «Clean sheet», porta inviolata in buona sostanza: al Dall’Ara era la quattordicesima volta che è successo in campionato.

DI NUOVO COMANDANTE – D’altronde le vittorie si costruiscono spesso e volentieri sull’affidabilità della difesa, e quella della Roma di ieri è stata sicu­ramente di buon livello. «Ab­biamo giocato una partita ad un ritmo più basso a causa del caldo ma dopo abbiamo con­trollato bene quasi tutta la gara – dice Federico Fazio, tornato a meritarsi di nuovo il soprannome di Comandante, tanto da segnare anche il primo gol, quello che ha indirizzato il ma­tch –. L’importante era riparti­re subito con una vittoria e ci siamo riusciti. Abbiamo gestito bene la palla, perché il campo era secco e complicava il ritmo della gara. Abbiamo finito be­ne la partita, era necessario vincere e prendere i tre punti. Ora pensiamo all’Atalanta». Anche i baby terribili di Gaspe­rini, peraltro privi dello squali­ficato Gomez, adesso fanno meno paura. «Era importante trovare solidità difensiva – an­cora il difensore argentino –. Abbiamo gestito bene là dietro, giocando una buona partita. Dobbiamo mantenere sempre la porta inviolata perché è im­portante per la squadra. Ce l’abbiamo fatta, anche se face­va caldo ed era difficile tenere il ritmo».

EMERSON E IL FARAONE – Un ritmo che si tinge anche d’az­zurro visto che Emerson ed El Shaarawy stasera raggiungeranno il c.t. Ventura per lo sta­ge della Nazionale in program­ ma a Coverciano fino a merco­ledì. E per il brasiliano, appena naturalizzato, sarà ovviamente la prima volta, anche se a causa di problemi tendinei ha dovuto saltare la trasferta in terra emi­liana. La vittoria di Bologna, però, è una cura per tutto. «Do­vevamo ripartire subito – ag­giunge Fazio –. Sapevamo che ora è rimasto solo il campiona­to. Ora mancano sette partite alla fine e l’importante è vince­re. Noi pensiamo solo alla Ro­ma e a trovare i tre punti ad ogni giornata. Sulla Juventus ci concentreremo solamente tra un mese, quando giochere­mo contro di loro». Titoli di co­da su Spalletti. «Sul suo futuro noi non sappiamo niente. Adesso lui è l’allenatore e noi siamo i calciatori che vanno in campo. Siamo una squadra unita in tutti i sensi, con il tec­nico e tra di noi. Dobbiamo pensare solo a questa stagio­ne». Proprio vero. Per il resto ci sarà tempo.

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