Speravano di farcela per questo mese, ma non è possibile. La questione è complessa, i dettagli da mettere a punto innumerevoli. Il progetto definitivo del nuovo stadio della Roma e delle opere collegate sarà pronto entro marzo. Questo conduce a un inevitabile, ma ampiamente previsto, slittamento dei tempi di realizzazione dell’opera. Oggi come oggi è prevedibile che i cantieri, se l’iter proseguirà senza intoppi, potranno essere aperti nel novembre del 2015.
IL PROGETTO – Una volta completato, il progetto dev’essere presentato al Comune, che ne verificherà in tempi rapidi la congruità con i criteri di utilità pubblica approvati dall’assemblea capitolina e poi passerà l’incartamento alla conferenza dei servizi allargata a livello regionale. Da lì nel giro di sei mesi al massimo (180 giorni, a termini di legge) dovrebbero uscire i permessi definitivi, sulla base dei quali la convenzione urbanistica emetterà le disposizioni di apertura dei cantieri e gli eventuali bandi dii concorso per le opere pubbliche.
I TEMPI – I tempi di costruzione previsti dai proponenti il progetto sono di due anni (l’assessore all’urbanistica Caudo calcola due anni e mezzo). E’ estremamente difficile, quindi, che la Roma possa cominciare nel nuovo impianto la stagione 2017-18. Dovrebbe risolversi a breve e positivamente per il club e i suoi partner la questione relativa alla proprietà dell’area di Tor di Valle, oggetto di un procedimento davanti al tribunale fallimentare.
Corriere dello Sport – M.Evangelisti
