Roma più Verdi. Età, ingaggio e prospettive: l’attaccante del Bologna ha il profilo giusto per il club

Corriere dello Sport (R.Maida)Nella Roma che vuole essere più verde, in senso anagrafico, spunta ancora il nome di Verdi, che non è più giovanissimo ma fa parte di quella categoria di emergenti che piacciono a Monchi e Di Francesco. A Trigoria si muovono con riserbo perché sanno che sul giocatore è andato forte il Napoli, scottato dal sorprendente rifiuto di gennaio ma non per questo disposto a mollare la presa.

SFIDA – Si profila un bel duello d’alta classifica, quindi, con la Roma che è tornata in ballo dopo un contatto molto recente con il Bologna. Monchi ha verificato che l’affare con il Napoli non è ancora stato chiuso e ha chiesto ai dirigenti rossoblù di essere informato sull’evolversi della situazione. Già a dicembre per la verità Verdi era finito nel mirino della Roma, quando la posizione di El Shaarawy sembrava in bilico. Siccome per El Shaarawy, che guarda caso ha ricevuto un’offerta proprio dal Napoli all’ultimo giorno di mercato, non si sono aperte strade interessanti, Monchi si è defilato. Ma adesso, dopo la decisione del giocatore di chiudere il campionato a Bologna, la questione si è riaperta.

COLLOCAZIONE – Verdi, in gol contro la Lazio prima della sosta, ha appena battuto il suo record realizzativo in Serie A (7). Ma al di là dei numeri è un attaccante che aggiunge qualità alla squadra. E nel 4-3-3 di Di Francesco potrebbe giocare in tutti i ruoli. Essendo ambidestro anche quando calcia le punizioni, può essere un’ottima alternativa a Ünder sulla fascia destra – dichiaratamente il suo ruolo preferito – e una soluzione altrettanto valida a sinistra come alter ego di Perotti o El Sharawy (uno dei due, se arriva Verdi, andrà via). La sua valutazione si aggira sui 25 milioni. La Roma è pronta a offrirgli un contratto di 5 anni da circa 2 milioni netti a stagione, sul modello di quanto proposto a Bryan Cristante nell’ambito della trattativa aperta con l’Atalanta. Due nazionali azzurri del nuovo corso potrebbero dunque contemporaneamente arricchire il patrimonio italiano della squadra.

IL PATTO – Verdi alla Roma andrebbe volentieri per le prospettive tecniche. Con Sarri, nel tridente delle meraviglie composto da Callejon, Marrtens e Insigne partirebbe sicuramente dalla panchina. A Trigoria invece potrebbe competere da subito per un posto da titolare, conoscendo le abitudini di Eusebio Di Francesco che ama attingere alla profondità della rosa per avere sempre tutti in palla sotto il profilo atletico. Di questo e non solo Verdi ha parlato al figlio dell’allenatore, Federico, durante i ritiri del Bologna. Di Francesco junior è uno dei suoi migliori amici e ha svelato a luglio di «aver stretto un patto con Simone, speriamo si avveri. Siamo molto affiatati, io da lui sto imparando molto».

EQUILIBRIIl futuro di Verdi si deciderà nelle prossime settimane, forse addirittura dopo la fine del campionato. La Roma oggi non può impegnarsi con nessuno, non avendo la certezza del budget della prossima stagione. Quello dipenderà dai risultati in campionato e dall’eventuale partecipazione alla prossima Champions League, senza contare che entro il 30 giugno Monchi deve sistemare i conti per accontentare le richieste dell’Uefa sui parametri del fair play finanziario. Verdi però per età (classe 1992), ingaggio (1 milione) e prospettive rappresenta un profilo adatto alla Roma, più di Berardi che Di Francesco adora. La sua brutta stagione ha fatto crollare le azioni: l’estate scorsa il Sassuolo lo valutava 50 milioni, cifra che aveva scoraggiato qualunque ammiratore, mentre adesso lo venderebbe a meno della metà. Ma difficilmente troverà la fila fuori dal cancello.

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