La Roma in crisi fissa il prezzo per i suoi gioielli

La Repubblica (M. Pinci) – La fotografia della Roma di oggi è in una pesante relazione finanziaria scandita da termini quali “rilevante fabbisogno finanziario” e “incertezze significative”. Le uniche certezze sono il patrimonio tecnico, cioè i calciatori, che consentono a Pallotta di guardare al futuro senza sentir tremare i polsi. I dati sono questi: perdite arrivate a 126 milioni, indebitamento a 278, patrimonio netto negativo per 178. Il patron giallorosso da inizio esercizio ha versato 63 milioni ma non bastano. Non a caso tra le righe della relazione emerge una frase allarmante: “Le circostanze possono far sorgere dubbi sulla capacità della società di operare come entità di funzionamento”. Una circostanza prevista dall’articolo 2447 del Codice Civile se entro il 31 dicembre non verrà riportato il capitale nel minimo legale. Le soluzioni sono due: trovare un socio con cui ultimare la ricapitalizzazione e vendere calciatori. Quest’ultima soluzione è quella più preoccupante per i tifosi. Intanto la società ha visto i rappresentati di Pellegrini e Zaniolo e ha assicurato loro che non partiranno, prendendosi un impegno formale.

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