Roma, ottavi da sogno

Il Tempo (T.Carmellini) – La Roma fa bingo e stavolta la fortuna non c’entra nulla. Nel giorno dell’ok definitivo al nuovo stadio, i lavori del quale partiranno in primavera, vince contro il modesto Qarabag grazie al gol di Perotti e si qualifica agli ottavi di Champions League. E lo fa nel modo migliore, passando come prima classificata del gruppo C complice il pareggio dell’Atletico a Londra contro il Chelsea di Conte che parte avanti grazie a Saul Niguez ma viene raggiunto nella ripresa dall’autogol di Savic. È la seconda volta nella sua storia che la squadra giallorossa accede alla fase finale della massima competizione europea da prima del suo girone, un segnale clamoroso per il futuro del club che proprio oggi ha vinto un’altra battaglia storica: quella dello stadio. Successo sportivo, festa ed euforia per un Olimpico letteralmete in delirio dopo la vittoria che piazzala Roma in testa e farà entrare nelle casse di Trigoria un bel flusso di milioni: una quindicina secchi, più gli introiti che arriveranno dalle prossime gare da giocare.

E poi, passando da prima, rischia meno: almeno sulla carta, perché qualche pezzo pesante c’è anche nella seconda fascia. Ma bisognerà aspettare lunedì prossimo quando a Nyon gireranno di nuovo le urne Champions: ci sarà ancora una volta il Totti dirigente (ma non salirà sul palco), sperando che stavolta vada meglio dell’ultima quando uscì proprio il Chelsea e l’Atletico: le due squadre che tutti volevano evitare ma che la Roma è riuscita comunque a tener dietro.Onore al merito, il resto sono chiacchiere da bar, va avanti una squadra che ha saputo lottare, giocare un bel calcio e soffrire come ieri sera. Tutto questo nonostante i gufi e la Raggi che ieri, dopo aver cercato di mettere il cappello sul nuovo stadio (imbarazzante tanto il tweet spedito e poi ripreso, quando quello ufficiale dopo l’ok allo stadio: praticamente tutto merito suo… mah) si è andata a sedere vicino a Baldissoni in tribuna. Ora, va tutto bene per lei che ha detto più volte di non tifare (e ti pareva…), però chissà come l’avrà presa l’ex marito lazialissimo.

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