Roma, ora serve il miglior Strootman. Lui aspetta il rinnovo, le big aspettano lui

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Alla vigilia della sfida di ritorno del playoff di Champions League con il Porto, Spalletti trattò l’argomento così: «Se Strootman può giocare tre partite di seguito? Io in realtà gliene vorrei far giocare una trentina di gare di seguito…». Sembra ieri, invece era pieno agosto. Circa otto mesi dopo, Strootman di partite ne ha giocate anche molte di più: in tutto esattamente 41, a cui aggiungere anche le sei con l’Olanda (tra qualificazioni a Russia 2018 e amichevoli). Insomma, uno di quelli che nella Roma praticamente non si è fermato mai o giù di lì, a causa anche della mancanza di alternative valide. E forse sarà anche per questo che nel momento chiave, in questi ultimi 40 giorni, l’olandese ha iniziato a girare qualche volta a vuoto. Come nel derby di ritorno con la Lazio o contro l’Atalanta. Due partite chiave, in cui il rendimento di Strootman è stato al di sotto delle sue potenzialità.

UOMO-SQUADRA – L’impressione generale è che l’olandese sia stanco. Magari non spremuto, anche se qualcuno in realtà lo pensa. Del resto, dopo due anni sostanzialmente di inattività, ci può anche stare. Il problema, però, è che la Roma in queste ultime sei partite che mancano fino al termine del campionato ha un bisogno assoluto del miglior Strootman, cioè di quello che a cavallo tra il 2016 e il 2017 ha dato il meglio di sé. E Spalletti deve fare di tutto per ridargli energia. Non le motivazioni, perché quelle uno col carattere dell’Olandese le trova sempre da solo, dentro e fuori se stesso. «È un giocatore eccezionale e una persona bellissima – ha detto di lui tempo fa il tecnico giallorosso – Basta vedere con che voglia e partecipazione emotiva si allena ogni giorno. È un uomo-squadra, uno di quelli che ti dà ritmo e che ti fa sentire pronto per la partita. Un campione che tutti vorrebbero avere e che potrebbe star bene anche nel Barcellona o nel Bayern Monaco… Lo butti dentro e vedi che ci sta».

IL CONTRATTO – Già, anche se poi magari Barcellona, Bayern o qualche inglese di lusso (United e City, per esempio) presto si faranno sentire dalle parti dell’olandese. Magari anche l’Inter, che un sondaggio già l’ha fatto con il suo entourage. Strootman, infatti, ha il contratto in scadenza tra poco più di 14 mesi, il 30 giugno 2018. Con la Roma ci sono stati dei passaggi, diciamo avvicinamenti, ma allo stato attuale è tutto fermo e rimandato alla fine del campionato, quando a Trigoria sapranno anche quanto e cosa offrire davvero all’olandese. Sperando però che non sia troppo tardi, nel senso che poi le sirene suonano e per uno come Strootman anche molto forti. C’è un ma, però. E cioè il debito di riconoscenza che Strootman ha con la Roma, per come l’ha aspettato e voluto anche durante il tunnel nero degli infortuni. Kevin non dimentica. Anche se la soluzione ancora non c’è.

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