Roma, ora Fonseca guarda solo avanti

In tv o di persona, l’espressione è inequivocabile. Basta guardare in faccia Fonseca per capire quanto la caduta del Borussia Park proprio non riesce ad accantonarla come altre della sua carriera. In quello stadio è tornato, e ne avrebbe fatto volentieri a meno dopo lo sgarbo dello spagnolo Gil Manzano, anche ieri mattina prima di spostarsi a Dusseldorf e volare a Bologna: allenamento per chi non ha giocato, lavoro di scarico per gli altri. Il portoghese deve comunque pensare al campionato, a quel 3°posto appena riconquistato dopo un anno e mezzo e dunque da difendere nel viaggio in Emilia. Eppure non riesce a staccarsi dall’Europa League dove vuole che la Roma sia protagonista. Se dovesse scegliere, sarebbe l’obiettivo principale della sua prima stagione in Italia. «Voglio vincere le ultime due partite» il messaggio a fine partita per ribadire che punta al 1° posto e quindi a fare 6 punti, pur sapendo che anche con 4 andrebbe avanti nella competizione. «La palla è uscita, ma niente alibi». Fonseca spacca a metà la sfida di Moenchengladbach: separa l’errore dell’arbitro Gil Mazano da quelli dei suoi giocatori. Il 2° ko stagionale in 15 partite ha evidenziato difetti in attacco prima che in difesa. La differenza è stata nella finalizzazione, imprecisa in Germania. Nel finale la dormita dei centrali Smalling e Fazio sul colpo di testa vincente di Thuram, la distrazione di Veretout su Plea e la posizione sbagliata di Kolarov. «Risultato ingiusto, ma questo è il calcio» ribadisce il portoghese, infastidito per aver preso solo 1 punto nelle 2 gare contro la capolista della Bundesliga. Fonseca, anche se la partita del Tardini arriva a meno di 3 giorni da quella al Borussia Park, vuole insistere sugli stessi giocatori. Ecco perché ha tolto in corsa sia Mancini che Pastore, punti fermi del suo 4-1-4-1. Ora dovrà decidere se arretrare Mancini accanto a Smalling, escludendo Fazio in difesa e dando spazio a Diawara a centrocampo. Lo riporta Il Messaggero.

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