Roma, numeri da paura

In tre partite la Roma ha cancellato tutto quello che di buono aveva fatto lo scorso anno. 4 punti non li faceva dall’annata 2012/2013 con Zeman in panchina, cinque gol subiti che sarebbero stati 7 senza l’ausilio del VAR, una valanga di tiri presi, una fatica enorme a costruire gioco, giocatori imballati, confusione tattica e dubbi sulla rosa rivoluzionata in estate, senza contare che, come riporta Il Tempo, ogni momento negativo a Roma diventa un qualcosa di irreparabile. Per analizzare la situazione bisogna partire dalla difesa che si è sgretolata nonostante sia il reparto che ha subito meno variazioni. 26 tiri del Milan a 6 rappresentano il peggior ruolino da quando allena Di Francesco. Questa volta il tecnico ha potuto lavorare con l’intera rosa già dal ritiro. Due settimane a Trigoria giudicate perfette da tutti e altre tre in America dove è emerso qualche mugugno per i lunghi spostamenti. I dirigenti, convinti di aver costruito un gruppo con il giusto mix di qualità, si chiedono come può essere possibile subire un gol del genere al 95′ e la risposta potrebbe essere la personalità. Il tutto non si può ricondurre soltanto all’addio di uno dei leader come Strootman, ma le reazioni di Dzeko sono un campanello di allarme di una squadra non tranquilla. Di Francesco, inoltre, ha mischiato le carte per quanto riguarda il modulo per trovare la giusta collocazione tattica a Pastore.

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