Pagine Romaniste (G. Rufino) – La sconfitta della Roma contro il Lille nella seconda giornata di Europa League rappresenta un brusco stop dopo le tre vittorie con Nizza, Lazio e Verona. Non pesa tanto il risultato in sé, quanto il modo: gol subito al 6’ minuto, che poteva essere occasione per reagire, ma la squadra è rimasta lenta e prevedibile, incapace di ribaltare l’inerzia.

L’episodio simbolo è la surreale sequenza dei tre rigori falliti: prima Dovbyk due volte, poi Soulé, tutti incapaci di trasformare in oro gli errori del portiere turco. Una chance enorme sprecata, che fotografa bene le fragilità della Roma nei momenti decisivi.

Dopo il recente slancio, la partita col Lille mostra che la squadra resta troppo dipendente dagli episodi e ancora priva di una solidità mentale continua. Non è una sentenza sul percorso europeo, ma un campanello d’allarme: in Europa serve concretezza e la capacità di sfruttare ogni minimo errore avversario.