Roma-Napoli 1-4: le pagelle. Saluti finali all’Europa che conta? Partenopei che demoliscono una squadra inesistente

Pagine Romaniste (S.Indovino) – Parliamoci chiaro, ogni tifoso della Roma non vede l’ora che sia metà maggio e che questa stagione infernale rimanga solo negli annali. Il Milan perde, il distacco dal quarto posto può diminuire, e i giallorossi che fanno? Regalano un’altra prestazione aberrante, venendo distrutti dal meritevole Napoli di Ancelotti. Non si salva nessuno nella debacle di questo fine marzo: Olsen sbaglia ancora, la difesa è distratta, il centrocampo è immobile e l’attacco non vede la porta. Ma quello che fa sempre più male è vedere degli uomini in campo senza la voglia di ribaltare la situazione e di rendere onore al club.

ROMA

Olsen 4.5 – Con la collaborazione degli attaccanti avversari è anche protagonista di alcune parate interessanti, specie quella su Verdi, che tengono a galla i suoi. Decisivo in negativo, poi, l’errore che regala il 2-1 agli avversari. Raggiunto il pari in maniera piuttosto casuale è inammissibile un abbaglio del genere che condiziona nuovamente la partita.

Santon 5 – Certamente più propositivo di Kolarov, anche se ovviamente conclude ben poco.

Manolas 4.5 – Già è stato un miracolo il fatto che fosse regolarmente in campo. All’interno della gara naufraga con il resto dei compagni.

Fazio 4.5 – Non fa più notizia che tutti i gol degli avversari siano “aiutati” da marcature piuttosto fittizie dell’argentino, la cui stagione è destinata a terminare come iniziata.

Kolarov 4.5 – Inutile alla causa, sia in fase offensiva sia in fase difensiva. Raramente si vede arrivare sul fondo per proporre qualche cross.

Nzonzi 4 – Difficile da commentare, ancora. Lento, lentissimo, impiega un’eternità anche a compiere un banale passaggio, quando non lo sbaglia. I centrocampisti avversari vanno al doppio della sua velocità.

De Rossi 5 – Quali colpe vogliamo dargli? Cosa può fare un giocatore di quasi 36 anni di fronte all’impotenza di questa squadra imbarazzante? Fa quel che può, considerata anche la sua forma fisica.

Schick 4 – Rigore a parte conquistato, grazie più a un’ingenuità di Meret che dalla positività della sua giocata, non si vede mai in nessuna circostanza. Quando prova a mettere la testa fuori dal guscio, sbaglia appoggi e cross.

Cristante 4.5 – Ha voglia di fare ma questo si tramuta in una fretta che praticamente sempre compromette la qualità della sue giocate.

Perotti 6 – Con tutta la buona volontà del mondo è a conti fatti l’unico a provarci. Fa quello che deve, ovvero realizza il rigore conquistato e prova qualche spunto sulla sua corsia. Ma se i compagni di reparto non collaborano…

Dzeko 4 – Il tabù Olimpico chissà per quanto ancora andrà avanti. Sin dai primi minuti si vede ancora il Dzeko svogliato e poco concentrato che poco serve alla Roma. Il resto della squadre lo assiste poco, ma lui non fa nulla per cambiare la situazione.

Zaniolo 5 – Lo colpisce un virus che gli impedisce di giocare dall’inizio. Quando entra in campo è ormai tutto compromesso.

Kluivert s.v. – Appena qualche minuto.

Under s.v. – Toh, chi si rivede.

Ranieri 4.5 – È palese che la colpa di tutto questo non può essere sua. Ma dopo tre settimane piene di lavoro magari ci si poteva aspettare qualcosa in più. Evidentemente i discorsi motivanti portati avanti dal tecnico, ai giocatori, entrano da un orecchio ed escono dall’altro.

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