La Roma con De Sanctis riscopre il gusto del portiere “made in Italy”

Morgan-De-Sanctis

Con l’acquisto di Morgan De Sanctis ritorna a spendere soldi (500 mila euro) per un portiere italiano, 12 anni dopo Ivan Pelizzoli, per il quale aveva sborsato addirittura 27 miliardi di lire.
Inoltre la Roma non parte ai blocchi di partenza con un numero 1 titolare nostrano dal campionato 2005/06, il primo di Spalletti, con Gianluca Curci, un ventenne appena uscito dalla Primavera giallorossa, inizialmente preferito a Doni, che però conquistò la fiducia del tecnico toscano in poche settimane, tanto da convincerlo a farlo esordire addirittura nel derby di andata (ottava giornata) e a non farlo più uscire nei successivi 5 anni. Senza considerare quella stagione bisogna fare un passo indietro di una stagione, quella maledetta per i colori giallorossi e rimasta nella memoria dei tifosi come quella “dei cinque allenatori“, quando Prandelli, Voeller, Sella, Delneri e Bruno Conti alternarono ben tre portieri italiani (i già citati Pelizzoli e Curci oltre a Zotti, altro prodotto del settore giovanile romanista) tutti con scarsissimi risultati.

Negli ultimi anni è una notizia anche che la Roma abbia in rosa un portiere azzurro, visto che negli ultimi anni molte volte i tre estremi difensori erano tutti stranieri a partire dal trittico brasiliano del 2008 formato da Doni, Artur e Julio Sergio, e terminando con la scorsa stagione quando ce ne erano addirittura quattro, considerando oltre a Stekelenburg, Goicoechea e Lobont, anche il portiere della Primavera Svedkauskas.
Un fatto in completa controtendenza rispetto alla storia giallorossa, che ha avuto un portiere straniero per la prima volta nella stagione 1998/99 con l’arrivo dell’austriaco Michael Konsel, sostituito dopo due anni da Francesco Antonioli, il portiere del terzo scudetto.

Purtroppo però De Sanctis ha già detto addio alla Nazionale nel marzo scorso, quindi continuerà l’assenza di un portiere romanista nella rosa dell’Italia, che dura dal 17 novembre 2004 giorno dell’amichevole Italia-Finlandia, quando, tra i pali della Nazionale guidata da Giovanni Trapattoni, giocò Ivan Pelizzoli. A dir la verità anche Gianluca Curci è stato convocato dal c.t. Donadoni nel 2007, ma non è mai riuscito ad esordire. Si dovrà ancora aspettare insomma per vedere un portiere romanista disputare una partita ufficiale con la maglia azzurra visto che i 4 che numeri uno che hanno difeso contemporaneamente la porta della Roma e dell’Italia (Masetti, Conti, Tancredi e Pelizzoli appunto) hanno giocato solo nelle amichevoli.
L’arrivo di De Sanctis è comunque da considerare storico per la Roma e va a continuare il lavoro, iniziato in questa campagna acquisti, per migliorare la rosa da un punto di vista di esperienza nel campionato italiano (Maicon e Benatia) e di grinta agonistica (Strootman nonostante la giovane età è un giocatore già con una discreta esperienza e con una cattiveria sportiva da fare invidia a quasi tutti i suoi coetanei), senza dimenticare il progetto di ringiovanimento della rosa (Jedvaj e Skuropski), per cominciare quel percorso che sarebbe dovuto iniziare due anni fa e che i tifosi attendono con ansia.
Lorenzo Pompili

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