Corriere dello Sport – Questa è Roma: ora avanti così

Per la Roma, come sempre, è pronto a fare tutto. Stavolta si è messo a disposizione giocando da centrale difensivo, un ruolo che può anche essere nelle sue corde, ma che sicuramente non è il suo naturale. Eppure anche lì, De Rossi ha giocato, una partita intensa, ben condotta, con grinta e attenzione.
Qualche buon intervento, alcuni ottimi, poi piccole sbavature di chi non è abituato ad aspettare i cross avversari dalla linea dei difensori. Il tutto condito dal gol, il secondo in campionato dopo quello inutile segnato alla prima giornata (la seconda in realtà visto lo sciopero andato in scena a fine agosto) con il Cagliari (1-2 per i sardi all’Olimpico). L’assist è di Totti, arriva dolce dalla sinistra. Il tocco di De Rossi, che ci arriva con un po’ di difficoltà e senza la necessaria coordinazione, è giusto, finalizzato a ravvivare un pallone in mezzo all’area juventina. La complicità di Vidal è fondamentale, ma poco conta: liscio e vantaggio giallorosso. L’esultanza? La solita di De Rossi, sentita come quella del tifoso più tifoso di tutti.

PARTITA
– De Rossi, a fine partita, appare soddisfatto, certo che la Roma abbia mostrato forza e carattere contro una Juventus ancora imbattuta: «Il pareggio alla fine secondo me è giusto. Abbiamo giocato a viso aperto contro una grande squadra come la Juventus, disputando un’ottima partita fatta di impegno e ordine. L’avevamo preparata proprio così, tentando di arginare soprattutto Pirlo, e per quanto possibile ci siamo anche riusciti. Io difensore centrale? Sono riuscito a farlo bene anche grazie all’aiuto dei compagni, soprattutto di Heinze con cui facevo coppia. E’ un ruolo di grande responsabilità e a me le responsabilità mi è sempre piaciuto prendermele. In quella posizione si fa fatica, di più di quanta se ne fa a centrocampo, anche se magari qualcuno potrebbe pensare il contrario L’importante però è sempre la prestazione della squadra nel suo insieme, conta l’undici». De Rossi poi, pensa al più giovane, quello che proprio lui aveva definito «mio erede» qualche tempo fa. Si parla del giovane Federico Viviani (…) :«Viviani ha fatto la sua partita, io lo reputo il giovane più pronto e più bravo del nostro settore giovanile. Adesso però non si deve sentire troppo responsabilizzato perché ha tutto il tempo davanti. Io su di lui punterei molto, anche nel futuro più prossimo. Il mio giudizio magari può contare poco, però Viviani è un giocatore che a me piace molto e che ha grandi margini di miglioramento».

CONTRATTO – Il contratto è sempre lì, in scadenza al termine di questa stagione. L’attesa diventa estenuante e l’ipotesi di un addio, se non altro perché i giorni che mancano alla possibilità che De Rossi si accordi con un altro club sono sempre meno (48), si fa sempre più reale. «La trattativa va avanti nel massimo riserbo» ha detto ieri l’amministratore delegato giallorosso Claudio Fenucci. Che poi ha escluso particolari problemi rispetto alla strategia fissata all’inizio: «Daniele ha sposato il progetto di questa nuova Roma, è sempre tra i più motivati, fin dall’inizio di questa nuova avventura. Comunque meno parliamo della trattativa e meglio è, visto che programmi e investimenti restano invariati e le condizioni perché De Rossi e Roma proseguano insieme ci sono tutte». In settimana è previsto un incontro tra il direttore generale giallorosso Franco Baldini e l’agente di De Rossi, Sergio Berti (…).
Corriere dello Sport –  Alberto Ghiacci

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