Roma-Lazio, un pienone di emozioni

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – È un derby d’alta quota, una stracittadina che supera i confini del Grande Raccordo Anulare. Nella decadenza nella quale è sprofondata la Nazionale con l’eliminazione dal Mondiale dopo sessant’anni, a Roma c’è un nuovo Rinascimento, con due squadre che giocano bene al calcio, che danno spettacolo, guidate da due allenatori che sono tra i migliori in Italia. Che possono contare su grandi individualità. Si torna a giocare in un Olimpico, dove anche i tifosi potranno tornare ad essere protagonisti, come non hanno potuti esserlo nelle ultime due stagioni, mortificati dalle barriere nelle curve. Uno stadio con 55.000 spettatori, colorato dalle due tifoserie, tra le più appassionate d’Italia. Che oggi possono essere fiere di avere due squadre che possono essere considerate da esempio per far ripartire il calcio in Italia, dopo la vergogna della Nazionale. E’ un derby che vale tanto, di fronte due squadre che puntano in alto, che tornano a riempire di significati questa partita, come l’ultima volta, nel 2015, quando nel derby risolto da Yanga Mbiwa si giocarono la possibilità di andare in Champions.

DUE SQUADRE AL TOP – Si affrontano due squadre in salute. La Roma ci arriva forte di una striscia di cinque vittorie consecutive e delle ottime performance in Champions League. La squadra di Di Francesco non subisce gol all’Olimpico dalla sconfitta contro il Napoli del 22 ottobre e ha la migliore difesa del campionato. La Lazio ha fatto addirittura meglio, come la Roma ha una partita da recuperare e viene da nove vittorie consecutive. Le due squadre possono conta re su due dei migliori centravanti del campionato, Dzeko e Immobile e su altri giocatori che possono decidere l’incontro. La Roma si affida al carisma di Kolarov, unico ex in campo, agli spunti irresistibili di Perotti, che con Di Francesco è diventato più pericoloso sotto porta. La Lazio si affida alla fantasia di Luis Alberto, una delle rivelazioni del campionato e sulla qualità di Milinkovic. Mai come quest’anno le due squadre arrivano allo scontro diretto in una situazione di grande equilibrio. Non si gioca solamente per la supremazia cittadina, ma soprattutto per rimanere lì, a una manciata di punti dal primo posto. La distanze dal Napoli capolista (che ha vinto all’Olimpico con entrambe) sono di cinque e quattro punti, con una partita da recuperare. Insieme hanno fatto 55 punti, più di Inter e Milan (49), più di Juve e Torino (48). Vincere il derby regalerebbe l’entusiasmo per superare i propri limiti e candiderebbe la vincitrice allo scudetto. Entrambi gli allenatori non cambieranno la loro filosofia, giocheranno per conquistare i tre punti.

CORNICE DI PUBBLICOL’Olimpico potrebbe far registrare il tutto esaurito. Sono rimasti pochi biglietti di Distinti Nord per i laziali e pochissimi di tribuna Tevere per i romanisti. Il derby, depauperato negli ultimi anni dalle curve vuote, è tornato ad avere il suo fascino. C’è grande attesa da parte di entrambe le tifoserie. Novanta minuti per pensare in grande, per inseguire un sogno. L’Olimpico torna a riempirsi, la Roma, che gioca in casa, potrebbe far registrare il nuovo record stagionale di presenze, superando di gran lunga i 50.000 scarsi della partita contro l’Inter e i 55.000 presenti in occasione del match di Champions contro il Chelsea.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti