Roma, la strada di Zaniolo porta dritti in Champions

Più forte dei propri vizi antichi e di una decisione arbitrale almeno frettolosa. Dietro al quarto posto della Roma c’è una nuova consapevolezza della squadra, sempre più simile nel carattere a Paulo Fonseca. Sarebbe stato facile rifugiarsi nel piagnisteo del rosso a Fazio e anziché rammollire la Roma quell’episodio l’ha rinvigorita. Dopo 9 minuti della ripresa era già un festival e non a caso ad aprire e chiudere sono stati Smalling e Kolarov, due a cui Fonseca, insieme a Dzeko, non rinuncia mai. Una vittoria nata nell’intervallo quando l’allenatore ha chiesto di non pensare al rosso, ma di chiudere la partita che la Roma stava dominando. Il messaggo è passato ed è stato tramutato in fatti. Zaniolo, da quando ha incassato la critica gratuita di Capello, non si ferma più ed è al terzo gol consecutivo. Anche Pastore, che non sarà il marziano visto a Palermo, sta ritrovando quel talento ed ha iniziato a dispensare fotogrammi in campo che stanno diventando dei videoclip. Il paradosso è che la Roma bella di oggi è nata dalle macerie: quelle fisiche di una raffica di infortuni e di proteste arbitrali. Lo riporta La Repubblica.

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