Roma, la rinascita di El Shaarawy. Ma al Milan non lo rimpiangono

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Corriere.it (M.Colombo) – Scaricato dal Monaco a un solo minuto dal riscatto obbligatorio a 14 milioni dopo 25 presenze, Stephan El Shaarawy ha rischiato di perdersi. Se non fosse intervenuto Walter Sabatini determinato a mettere a disposizione di Garcia un attaccante esterno, il Faraone -visto l’affollamento che a gennaio regnava nel reparto offensivo del Milan-, sarebbe rimasto nel Principato con la prospettiva di non essere più utilizzato e peggio ancora di perdere la considerazione di Antonio Conte in vista delle convocazioni per l’Europeo.

Invece il ragazzo con la cresta, compreso che sarebbe stato uno spreco non sfruttare la chance offertagli dalla Roma, ha dimostrato di non essere il calciatore «che ha una sola giocata nel repertorio» (contrariamente a quanto pensavano alle latitudini di Milanello). Ha accettato i consigli di Spalletti, si è messo alle spalle scorie e dicerie sul suo conto e ha strabiliato l’Olimpico con cinque gol e due assist, rendendosi di fatto uno dei principali protagonisti nella straordinaria rimonta al terzo posto con la Roma. I tifosi sui social rumoreggiano: uno come Stephan non avrebbe fatto comodo alla rosa di Mihajlovic, ora deprivata di Niang e Luiz Adriano e con Balotelli e Menez in non perfette condizioni? Non sarebbe stata un’arma utile per inseguire l’Europa?

Il Milan pur stimando il ragazzo non lo rimpiange. «Se fosse tornato il suo ruolo sarebbe stato quello di vice-Bonaventura e da riserva avrebbe comunque perso l’attenzione di Conte» osserva Adriano Galliani. «Invece cedendolo alla Roma, sono contenti i giallorossi, il ragazzo e pure il ct. Abbiamo fatto un favore all’Italia concedendo a Stephan l’occasione di essere titolare nella Roma». D’accordo ma ora cosa succederà? La Roma ha il coltello dalla parte del manico vantando un diritto di riscatto fissato a 13 milioni ed esercitabile entro il 15 giugno. Con il rendimento mostrato finora da El Shaarawy è improbabile che i giallorossi non si avvalgano della facoltà di riscattarlo. Il Milan che non si aspettava una tale esplosione del giocatore, dal canto suo si consola con un’operazione complessiva da 16 milioni: 2 milioni già incassati per il prestito oneroso al Monaco, 1,4 per il prestito alla Roma, 13 per il riscatto dei capitolini. «Sedici milioni per un’operazione nel mercato italiano non sono pochi» è la riflessione che aleggia nella sede milanista (sperando che Stephan non risulti decisivo nella corsa alla Champions ai danni dei rossoneri).

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