Roma, la difesa è stanca ma in palio c’è il futuro

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – C’è chi è sicuro di restare, chi verrà riscattato nonostante abbia convinto solo in parte o poco o nulla, chi rinnoverà il contratto perché protagonista di un’ottima stagione, chi tornerà a casa e chi sembra sul piede di partenza. Tante storie ci sono nella difesa della Roma, in queste settimane meno saracinesca rispetto all’inizio del 2017, e forse in futuro ci sarà anche la storia di Daniele De Rossi, che potrebbe avviarsi a un finale di carriera meno da centrocampista e più da difensore centrale. Ovviamente, rinnovo permettendo: l’accelerazione non è ancora arrivata, si tratta sulla base di un anno più opzione per il secondo, ma non ci sono novità sostanziali.

I CENTRALI – Daniele potrebbe essere un’alternativa importante in un’eventuale difesa a 3, meno in quella 4, ma tutto dipenderà dall’allenatore, nuovo o vecchio che sia. Sicuramente, in estate qualcosa cambierà. Vermaelen, 11 presenze e meno di 600’ giocati di cui appena 18’ in campionato negli ultimi due mesi, tornerà al Barcellona, a meno che non ci sia un complicato rinnovo del prestito, Juan Jesus sarà riscattato, Fazio anche (per entrambi è scattato l’obbligo), Rüdiger dovrebbe restare nonostante le sirene inglesi, Manolas sembra l’indiziato numero uno a lasciare il club sia perché non rinnova il contratto, sia perché sistemerebbe il bilancio. Dei tre, l’argentino è quello che ha giocato di più ­ 40 partite e oltre 3000’ ­ e questo in campo si vede, visto che nelle ultime settimane è apparso meno brillante.

GLI ESTERNI – Detto che con Vermaelen spesso c’è stato Florenzi, la cui assenza ha pesato tantissimo sul rendimento giallorosso, soprattutto da gennaio, la stagione di Peres, Mario Rui ed Emerson è stata di luci e ombre. Quest’ultimo è cresciuto tantissimo, gli sarà rinnovato e adeguato il contratto e come premio arriverà anche la chiamata di Ventura, ma anche lui nelle ultime settimane, complice qualche problema fisico, sta pagando dazio alla stanchezza. Il titolare a sinistra, però, è lui, con Mario Rui a rincorrere. Il portoghese sarà riscattato (non è scattato l’obbligo con le 24 presenze, scatterà perché la Roma si classificherà tra le prime 12), così come Peres, finora una delle delusioni dell’anno.

TROPPI GOL – Il brasiliano ha giocato tantissimo, 42 partite, saltando soltanto quattro gare a ottobre per un problema muscolare, e l’assenza di alternative lo ha penalizzato. E la sensazione è che fino a maggio tempo per riposarsi non ne avrà. Tempo per migliorare la difesa, invece, dovrebbe averlo Spalletti, visto che dalla partita contro l’Inter la Roma ha incassato 13 gol in 9 partite: lavorare senza impegni settimanali, almeno, aiuterà la squadra a sentirsi più coperta, perché la caccia alla Juve passa ­anche dalla difesa.

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