Roma, la difesa è un rompicapo. Contro la Juve torna Maicon?

szczesny

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Il vero problema, nel calcio, è vivere di equilibri o almeno provare a trovarli. Così, se la Roma di Garcia davanti sembra poter essere straripante (in attesa comunque di prove migliori di quella di Verona), dietro balla eccome. Si poteva immaginare, però, perché la situazione era chiara da tempo. Che servisse un terzino sinistro, ad esempio, si sapeva almeno da gennaio scorso, così come che Castan avesse bisogno di tempo era evidente e ipotizzabile.

Come, infine, si sapeva che Florenzi a destra avrebbe faticato, in attesa che Maicon possa riaccarezzare prestazioni simili a quelle del suo primo anno in giallorosso. Il vero problema, ora, però è cercare di sistemare la barca il prima possibile, soprattutto in vista della sfida di domenica prossima alla Juventus. Il k.o. di ieri dei bianconeri con l’Udinese rende la partita meno vitale, ma resta comunque un impegno dove serviranno tante risposte. A cominciare da una consistenza della difesa diversa da quella di Verona.

CHIAROSCURO – C’è, comunque, una nota positiva che emerge anche dal Bentegodi, nonostante la prestazione mediocre dell’intero reparto. E cioè Wojciech Szczesny, il portiere polacco che anche stavolta ha dimostrato di avere tra le mani (e nei piedi) qualità da vendere. Bisogna ripartire sicuramente da lui, consapevoli però che davanti la difesa è arrangiata. Certo, dovesse tornare Maicon contro la Juventus ci sarebbe un terzino di ruolo, anche se poi bisogna capire come starà e cosa potrà dare il brasiliano.

Di certo, Florenzi anche a Verona ha dimostrato di essere un meraviglioso giocatore per disponibilità, versatilità e spirito di sacrificio. Ma i terzini sono un’altra cosa, per-ché devono saper anche difendere. Sarebbe opportuno, probabilmente, riportarlo nella sua posizione di competenza (esterno offensivo), male che va almeno a centrocampo.

AL CENTRO – Poi c’è il discorso relativo alla coppia di difensori centrali, che ancora non è una coppia. Né per intesa, né per tattica. La speranza è che Manolas e Castan lo diventino presto, anche se poi bisognerà dare tempo al brasiliano di tornare davvero quello che era. E siccome nessuno ha la bacchetta magica, ci vorrà del tempo. Nel frattempo, però, Rüdiger è ai box e Gyomber non convince. A cominciare da Garcia, che dopo Verona ha chiesto un altro centrale. Anche questo, però, forse si poteva immaginare.

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