Tanto rumore per nulla, avrebbe sentenziato il vecchio zio William. I nove punti di vantaggio restano, il campionato si chiude con la serata romana utile soltanto per ribadire che la Roma non era in grado di tenere vivo il confronto. La Roma è entrata in partita nel momento in cui ha rischiato il tracollo. Indietro di un gol e di un uomo, è stata rivitalizzata dalla forza della disperazione, ma decisivi i tre cambi di Garcia, dentro Nainggolan, Florenzi e Iturbe, vivacissimo. Keita ha siglato la rete del pareggio, da miglior uomo in campo, la Juve ha tremato, rischiando perfino una sconfitta che sarebbe stata sbalorditiva, visto quello che era stato per un’ora e passa il tema della partita, quasi a senso unico. Prezioso, alla fine, il punto guadagnato nei confronti del Napoli per blindare un fondamentale secondo posto. Fuori Totti e De Rossi, i più in debito di lucidità. Piccola sorpresa, gioca Keita e non Nainggolan, Garcia privilegia la cerniera davanti alla difesa e gli inserimenti del maliano. Seconda sorpresa, l’entrata durissima dopo pochi secondi di De Rossi, che alla vigilia aveva lanciato messaggi distensivi, Orsato gli risparmia il giallo che poi esibirà al secondo fallo pesante.
Grandi stenti per la Roma, Juventus quasi perfetta nel negare le linee di passaggio, Buffon inattivo, mancano anche i tentativi da fuori. Spettacolo modesto per tutto il primo tempo, ma a correre i maggiori pericoli è proprio la Roma sulle ripartenze juventine, qualcuna propiziata da disimpegni difensivi imprecisi o presuntuosi. Grande anticipo di Manolas, conclusioni affrettate di Morata e perfino di Tevez, certo che l’involuta manovra romanista non mette in allarme l’ordinata difesa dei campioni, Marchisio non fa rimpiangere Pirlo, Pereyra crea pericoli. Ripresa con venti minuti di dominio juventino, secondo giallo per Torosidis e la punizione esemplare di Carlitos Tevez che è il punto esclamativo su uno scudetto che da due mesi la Juventus aveva ipotecato. Ma poi è entrata in campo la Roma, la partita è diventata bella e ricca di episodi importanti. Il cuore ha meritato il premio.
Il Tempo – G. Giubilo