Roma: Juan Jesus+Nacho. E la difesa prende forma

juan jesus

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – «In tempi brevi completeremo la difesa». La promessa arriva direttamente da Mauro Baldissoni, il d.g. della Roma, consapevole come ad oggi la retroguardia giallorossa sia effettivamente il reparto più in sofferenza. Ecco perché in settimana i giallorossi lavoreranno soprattutto su questo, sulle pedine da aggiungere alla difesa. Due i nomi in entrata destinati ad essere chiusi a breve: Juan Jesus e Nacho, i centrali individuati per sistemare la zona centrale della difesa.

CENTRALI E NON SOLO Con l’Inter ci si aggiornerà proprio in questi giorni per il centrale brasiliano. L’accordo di fatto è stato già trovato, sia con il giocatore che con il club nerazzurro. Juan Jesus diventerà un giocatore della Roma con la formula del prestito (un milione) e l’obbligo di riscatto (tra gli 8 e i 9 milioni di euro). Tra l’altro, di fatto costerà quasi niente perché la Roma deve ancora incassare dall’Inter 7,2 milioni per Dodò. L’operazione verrà conclusa anche grazie all’abile regia di Calenda, agente di entrambi i giocatori. Una «coincidenza» che aiuterà un po’ tutti a chiudere la trattativa. «Ne stiamo parlando, non lo nascondo», ha ammesso ieri Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter. Poi nelle prossime 48 ore la Roma incontrerà anche il Real Madrid per Nacho, l’altro centrale che a breve dovrebbe essere a disposizione di Spalletti. Lo spagnolo arriverà in prestito secco, con un diritto di riscatto fissato intorno ai dieci milioni. Con Juan Jesus e Nacho la Roma dovrebbe aver chiuso la questione dei centrali (considerando che Gyomber è destinato a partire e che anche Zukanovic non è così sicuro di restare). Resta aperto il problema del terzino destro, dopo che la trattativa con Zabaleta si è di fatto arenata e quella per Caceres resta lì, congelata oramai da giorni. Potrebbero così tornare presto d’attualità i nomi di Zappacosta (Torino) e Widmer (Udinese). Tutto rimandato alla prossima settimana, invece, per Szczesny, quando il portiere polacco tornerà dal viaggio di nozze. Tra Roma e Arsenal la differenza è ancora di un milione sull’ingaggio del giocatore.

IL CASO LJAJIC Il vero problema, allo stato attuale, la Roma ce l’ha nelle operazioni in uscita. Sanabria dovrebbe diventare un giocatore del Betis Siviglia a breve («Siamo ottimisti sul suo arrivo», ha detto ieri Gustavo Poyet, allenatore degli spagnoli), ma ancora non lo è diventato. Iago Falque è fermo e non è neanche in ritiro, mentre Ljajic sta prendendo tempo ovunque, tenendo a bagnomaria Celta Vigo e Torino, in attesa che gli arrivi l’offerta che aspetta da giorni, quella del Milan. La Roma continua a sperare nel Torino, lui continua a non mettersi d’accordo con i granata a causa della clausola rescissoria (che Ljajic vuole molto più bassa rispetto alle intenzioni granata).

DIAWARA E poi c’è Diawara, che ieri ha fatto pervenire al Bologna un certificato medico ed è ancora irreperibile (qualcuno dice sia in Africa, in Guinea). La Roma è spettatrice della vicenda, pronta a chiudere una trattativa che aveva già avviato nei giorni scorsi con il club emiliano. «C’è delusione dopo tanti mesi passati insieme – ha detto Donadoni dal ritiro del Bologna –. I compagni, il sottoscritto, lo staff tecnico e la gente che gli ha dato la possibilità di esprimersi a certi livelli meritava più attenzione. È un atteggiamento difficile da comprendere, credo gli stiano riempiendo la testa di cose che esulano dalla sua comprensione. Nella mia carriera da allenatore non mi era mai successa una cosa del genere». Si aspettano sviluppi.

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