La crisi della Roma è sotto gli occhi di tutti. Lo 0-0 rimediato contro il Chievo al Bentegodi ha fatto perdere la pazienza anche a Rudi Garcia, che dopo aver difeso la propria squadra per mesi è andato per la prima volta all’attacco. “Questo è un pareggio inquietante”, ha chiosato il tecnico giallorosso. E proprio la pareggite sembra un male difficilmente curabile per una formazione che ha perso da tempo lo smalto dei giorni migliori.
UNA SERIE NERA – La Roma non perde dal primo novembre a Napoli, ma da dicembre in avanti ha progressivamente spento la luce. Nelle ultime 13 partite ha pareggiato per ben 10 volte e nelle 10 partite del 2015 ha totalizzato soltanto 15 gol, inciampando in 8 occasioni in un “X”. Il bilancio si fa addirittura drammatico se si guardano i gol segnati: soltanto 2 nelle ultime 4 uscite, quando nel 50% dei casi i giallorossi sono rimasti a secco. La pareggite, sempre lei. La stessa che questa sera potrebbe permettere alla Juventus di salire a +11 (ma virtualmente sarebbe un +12) e chiudere definitivamente il campionato.
NUMERI DA RECORD – Nei cinque campionati europei principali (Bundesliga, Liga, Ligue 1, Premier League e Serie A), soltanto tre formazioni pareggiano di più della Roma. Si tratta dell’Empoli (14 pareggi su 26 partite), del Sunderland (14 su 28) e della Sampdoria (12 su 26). L’unica squadra messa in meglio rispetto alla Roma tra le formazioni in classifica è il PSG, secondo in Francia a -1 dal Lione nonostante 11 pareggi (su 28 partite, però). Per il resto, si tratta in gran parte di formazioni da parte destra della classifica.
UN FRENO TUTTO ITALIANO – Da questa classifica si capisce come la Roma sia stata frenata dall’incapacità di vincere, ma anche come la pareggite sia un male tipicamente italiano. Delle 15 squadre in doppia cifra, infatti, addirittura 7 sono appartenenti dalla Serie A. Dai 14 dell’Empoli ai 10 del Genoa, passando per i 12 della Sampdoria e gli 11 di Roma, Milan, Sassuolo e Palermo.
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