Roma in discoteca. Florenzi: “Lo sfottò è una cosa, gli incidenti sono un’altra”

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La prima vera serata di festa dopo la notte di Capodanno: cinque mesi fa la Roma, carica di speranze, aveva festeggiato l’arrivo del 2015 in un casale sull’Appia. Ieri, invece, per festeggiare il derby vinto e la conquista del secondo posto i giocatori si sono ritrovati in un locale dell’Eur per cenare e ballare fino a notte fonda. Oggi, d’altronde, riposo per tutti, e poi settimana tranquilla fino alla partita, ininfluente, di domenica sera all’Olimpico contro il Palermo.

LA GRANDE BELLEZZA — Il film premio Oscar di Sorrentino è diventato la costante del derby vinto dalla Roma: prima le magliette celebrative in campo, poi il nome del privé riservato ai giocatori in discoteca. C’erano praticamente tutti, tra i più scatenati Maicon e Iturbe, tra i primi ad arrivare invece Nainggolan e Florenzi, tra gli ultimi Pjanic. Ogni giocatore aveva con sé qualche amico, calciatori compresi visto che Torosidis e Manolas hanno invitato Maniatis, difensore della nazionale greca e dell’Olympiacos. I giocatori hanno ballato, cantato e hanno anche fatto la formazione come se stessero all’Olimpico: qualcuno chiamava il nome del compagno, tutti gli altri il cognome. Senza distinzione tra chi il secondo posto lo ha conquistato da protagonista e chi invece ha giocato meno.

SFOTTÒ E INCIDENTI — Tra coloro che indossavano le magliette al fischio finale c’era Alessandro Florenzi: ai microfoni di Roma Radio ha voluto sottolineare come un conto sono gli sfottò da derby e un altro gli incidenti. Lo sfottò romano c’è e sempre ci sarà e chi non è romano non può capire quello che si fa, non può capire una maglietta dopo il 26 maggio quando abbiamo perso contro la Lazio e non può capire quello che abbiamo fatto ieri. Una cosa sono delle magliette e una cosa è quello che è successo fuori, sono completamente diverse. Ho tanti amici della Lazio – aggiunge – che non mi hanno detto nulla sulle magliette, mi hanno fatto i complimenti per la partita. Sanno che la maglietta l’ho ricevuta e se perdo il prossimo derby la rifaranno loro”. Sulla partita Florenzi, come tutti i compagni, spende parole di elogio per Iturbe e Yanga-Mbiwa, i due marcatori (inaspettati) del derby: “Al gol di Iturbe si è vista la mia esultanza perché mi sono messo le mani in faccia, non ci credevo. Per quello che ha fatto e per come ha lavorato per tutta la stagione c’è da fargli un grande applauso. Mapou non segnava da 4 anni e mezzo ed ha trovato il momento giusto per trovare questo gol fondamentale, complimenti anche a lui”.

gazzetta.it – C.Zucchelli

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